mercoledì 3 novembre 2021
Cento concerti in tutto il mondo e un disco omaggio per il maestro scomparso: esce il 5 novembre «Il Volo sings Morricone» con 12 brani immortali. «Affrontiamo il suo repertorio con umiltà»
Il Volo canta Morricone. Da sinistra Ignazio Boschetto, Gianluca Ginoble e Piero Barone

Il Volo canta Morricone. Da sinistra Ignazio Boschetto, Gianluca Ginoble e Piero Barone

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Cento concerti e un disco per rendere omaggio a Ennio Morricone. Il concerto tributo l’estate scorsa all’Arena di Verona (in onda su Rai 1 il prossimo 10 novembre) era soltanto l’aperitivo della nuova avventura internazionale de Il Volo che il 5 novembre esce in tutto il mondo con il nuovo album Il Volo sings Morricone per Sony Music. Registrato ai Forum Studios di Roma, l’album è composto da 12 tracce, contiene due brani scritti da Andrea Morricone, il figlio del maestro, ed è stato registrato con l’Orchestra Roma Sinfonietta che dal 1994 ha collaborato intensamente con Morricone.

Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble raccontano ad Avvenire il loro nuovo progetto, in cui danno voce ai capolavori più conosciuti del maestro. «La nostra sfida è trovare sempre un progetto che in qualche modo ci rispecchi. Questo richiede grande responsabilità, perché toccare un certo repertorio non è facile. Ma al tempo stesso si tratta di una crescita artistica e personale dopo 10 anni di carriera». Nell’album i tre cantanti trovano un equilibrio vocale a tratti molto più intimo rispetto ai lavori precedenti, grazie proprio alle melodie di Morricone, come nella spirituale Nella fantasia sulla indimenticabile melodia di Mission. «Avevamo bisogno di questo salto di livello, questo disco si distacca totalmente dal repertorio passato – aggiunge Gianluca Ginoble –. Molte canzoni richiedevano una timbrica diversa rispetto a quella tenorile di brani come O sole mio o Grande amore. Ci sarà un nuovo Volo, siamo in evoluzione artistica continua». Oltre alle reinterpretazioni, il disco contiene l’inedito I colori dell’amore, scritto per il trio da Andrea Morricone e Ecstasy of Gold, brano di Morricone tratto da Il buono, il brutto, il cattivo per la prima volta accompagnato da un testo in inglese, scritto sempre dal figlio.

Nell’album sono presenti anche altre collaborazioni: con il violinista David Garrett in La Califfa, con Stjepan Hauser dei 2Cellos in Se e con il trombettista Chris Botti in Come Sail Away. Per la registrazione dell’album, il maestro Marcello Rota ha diretto l’Or- chestra Roma Sinfonietta. «Ci piace pensare che saremo la colonna sonora per tante persone e non vediamo l’ora di tornare in tour dopo due anni. Il momento più appagante è salire sul palco e sentire il pubblico che per noi è ossigeno» dicono. Un tour con orchestra e oltre 100 concerti in tutto il mondo a partire dagli Usa, con inizio il 18 marzo 2022 al celebre Radio City Music Hall di New York, per toccare Giappone, Europa, Italia, Sudamerica prima dell’approdo in Italia dove farà tappa anche all’Arena di Verona. In occasione del lancio del disco ieri a Roma è stato anche proiettato il corto di Vittorio Storaro in cui il trio interpreta Your Love all’interno delle grotte di Frasassi. Il maestro della fotografia rivolgendosi al gruppo ha lanciato un invito: «Sto lavorando al restauro di Novecento a Cinecittà. Mettete su le parole».

Piero Barone ci svela che sono stati loro a contattare la famiglia Morricone per rendere un tributo al grande maestro: «Siamo entrati nel mondo del maestro in punta di piedi con tanta umiltà. Ringraziamo la famiglia Morricone per la fiducia, e Andrea per la disponibilità del suo tempo e per le preziose indicazioni». I tre ragazzi del Volo raccontano di avere conosciuto Morricone mentre stavano registrando un medley di C’era una volta in America e Malena in uno studio di registrazione, mentre Morricone stava registrando una colonna sonora nella sala accanto e di avere anche fatto una clamorosa gaffe. «Esattamente dieci anni fa, il 4 novembre 2011 facemmo una apparizione nel suo concerto in piazza del Popolo a Roma per cantare E più ti penso – racconta Gianluca –. Eravamo tre 15enni davanti a 100 elementi dell’orchestra. Durante le prove generali il giorno il maestro inizia con una singola nota e io manco l’attacco e non parto. 'Ah, ma me lo dai tu l’attacco?' gli dico dandogli del tu da vero incosciente, mentre tutti sbiancavano conoscendo la sua severità. Lui mi guarda con tenerezza e mi dice: 'non ti preoccupare regazzì, ci penso io. Tu pensa a cantà'». Quale lezione ha imparato Il Volo da Morricone? «Noi abbiamo chiesto ai produttori di essere più fedeli possibili agli arrangiamenti del maestro Morricone – spiega Ignazio Boschetto –. Lui ci ha insegnato che anche il sienzio è musica, per questo vogliamo rispettare anche i brani con le parti più dolci».

La cosa più difficile per il gruppo è stata la scelta di quali brani della sterminata produzione del maestro inserire nel disco. «Perché ognuno è legato a cose che abbiamo vissuto e ai film ai quali siamo più legati – rivela Piero –. Personalmente il mio film preferito con le musiche di Morricone è da sempre Nuovo Cinema Paradiso perché sono siciliano e mi dà grandi emozioni». Per Ignazio il film del cuore è La leggenda del pianista sull’oceano «ma anche il brano Here’s to you da Sacco e Vanzetti perché è una storia struggente e significativa ». Mentre Gianluca adora Ecstasy of gold «perché Il buono, il brutto e il cattivo con il mitico Clint Eastwood per me è il western più bello di Leone».

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