mercoledì 16 settembre 2009
Marsiglia 1 Milan 2 - Senza Ronaldinho “esiliato” in panchina rossoneri vincenti in trasferta con due reti del bomber senza tempo.
  • La Juventus scivola e torna sulla terra
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    S>eedorf e Inzaghi. Il vecchio del Milan che non si slega dal passato, il vecchio che avanza e consente al Diavolo pieno di lividi di rialzarsi, di approcciare la sua Champions League con una vittoria a Marsiglia in cui pochi, alla vigilia, avrebbero creduto. Due assist dell’olandese, due gol dell’highlander delle aree di rigore, immediatamente decisivo alla prima partita da titolare. Non tutto, nell’arco dell’intera partita, è stato interpretato alla perfezione dai rossoneri. Ma il successo, considerato le premesse, è meritato. E consente a Leonardo di portare prove concrete della sua ancora discussa capacità come timoniere, espressa a Marsiglia con la scelta di una squadra equilibrata tatticamente e con gli uomini giusti al posto giusto: compresa la panchina, dove è rimasto saldamente seduto Ronaldinho.Sono bastati quarantacinque minuti, i primi, per chiarire a chi ancora aveva dubbi che, tanto per cominciare, giocare in undici è il primo e irrinunciabile punto di partenza per potersi sentire una squadra. Seedorf sfodera un primo tempo scintillante e continuo, vissuto tra un costante supporto al trio di centrocampo Flamini-Pirlo-Ambrosini e palloni gestiti con maestria, con intelligenza. Fa da allenatore in campo, Seedorf, prende per mano il Milan e lo porta al vantaggio, sebbene viziato da fuorigioco. A segnare, manco a dirlo, Filippo Inzaghi, meraviglioso condannato ai gol di Coppa (piatto destro da pochi passi, 29’). Qualcosa nei ritrovati equilibri milanisti si rompe nella prima fase della ripresa: il Marsiglia ci mette un po’ più di personalità, certo i rossoneri ci mettono del loro concedendo il pareggio per il solito, immarcescibile vizio sulle palle inattive (Heinze brucia di testa Oddo su punizione dalla destra, 50’). La squadra soffre, avverte qualche scricchiolio: ma nel momento del bisogno, ancora loro: Seedorf e Inzaghi. Grande l’anticipo del centravanti su Heinze, palla nell’angolo (74’). La luce, giusto per scacciare antichi fantasmi, non si spegne più. La Champions riaccoglie con un abbraccio il "suo" Milan, vecchio ma ancora capace, certe notti, di essere affascinante.Risultati Gruppo C: Zurigo-Real Madrid 2-5
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