venerdì 12 dicembre 2008
Da Sastre al ritorno di Basso e la curiosità Armstrong: in gara tutto il meglio del ciclismo mondiale. Ma la novità delle montagne all’inizio rischia di condizionare la corsa.
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Oggi presentata la maglia rosa disegnata da Dolce&Gabbana, domani a Venezia sarà la volta del Giro del Centenario, di cui si conoscono già i dettagli. Un Giro d’Italia, quello che partirà il 9 maggio 2009, celebrativo e celebrato, che avrà al via il meglio del ciclismo mondiale. Ci sarà Lance Armstrong, che torna alle corse per dare un senso alla propria vita e garantirne una a chi lotta per debellare il cancro. Ci sarà Carlos Sastre, vincitore dell’ultimo Tour de France. Non ci sarà Alberto Contador, il vincitore del Giro e della Vuelta, ma fa lo stesso. Ci saranno invece Denis Menchov, il russo che ha vinto due Giri di Spagna e che al Tour lo scorso anno è arrivato quarto, e l’australiano Cadel Evans, secondo alla Grande Boucle alle spalle di Sastre. Tornerà ad esserci, dopo due anni di purgatorio, Ivan Basso. E con lui tutta la nostra migliore argenteria di casa: Damiano Cunego, Danilo Di Luca, Gilberto Simoni, Franco Pellizotti e Vincenzo Nibali.Sarà un Giro che si celebra e che rende omaggio: non a Milano. Milano che al Giro ha dato i natali, è stata invece relegata a semplice comparsa. Né la presentazione, né la partenza né tantomeno l’arrivo. Solo una tappa di passaggio: domenica 17 maggio, con un circuito di 150 chilometri adattissimi ai velocisti puri come Petacchi e Bennati. Arrivo in piazzale Loreto, dove il Giro d’Italia, al chiaror delle torce, il 13 maggio 1909 scattò a notte fonda per la prima volta.Per il resto sarà un Giro capovolto, sottosopra, aperto a qualsiasi soluzione, che non mancherà di far discutere, soprattutto per quelle Dolomiti che si dovranno affrontare non più dopo quindici giorni di corsa ma all’inizio. Un fatto tecnico rilevante, che inciderà sulla vittoria finale. Una corsa che dovrà essere controllata fin da subito e che potrebbe non premiare uno scalatore, ma soprattutto un cronoman. Un buon passista. Sarà un Giro che dice di voler essere più umano, meno esigente e più convincente. Tante montagne, pochissima alta montagna, arrivi a quote accessibili, che non faranno girare la testa. Partenza il 9 maggio 2009 con una cronosquadre da Venezia, poi Jesolo- Trieste, Grado-Valdobbiadene, Padova-San Martino di Castrozza, San Martino-Alpe di Siusi, Bressanone-Myrhoffen (Austria), Innsbruck- Chiavenna, Morbegno-Bergamo prima del circuito di Milano e del riposo. Si riprenderà il 19 maggio con la storica Cuneo-Pinerolo, poi la Torino-Arenzano, la supercrono alle Cinque terre (Sestri Levante-Riomaggiore): 61,5 km. Poi Lido di Camaiore-Firenze, Campi Bisenzio-Bologna San Luca, Forlì-Faenza prima del vero tappone di questo Giro, nelle Marche: Pergola-Monte Petrano. Il 26 maggio secondo e ultimo giorno di riposo. La corsa riprenderà il 27 con la Chieti-Block Haus (La Maiella), Sulmona-Benevento, Avellino-Vesuvio, Napoli-Anagni e la cronometro finale il 31 maggio a Roma, sui Fori Imperiali.
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