venerdì 11 novembre 2011
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Dove sta andando Laura Pausini? Tanti suoi fan se lo sono chiesto, quando hanno ascoltato il suo nuovo singolo. E la domanda è destinata a crescere, ora che arriva il nuovo album, Inedito, undicesimo lavoro dell’artista italiana più venduta nel mondo. Perché stavolta, anche se in condominio con Niccolò Agliardi, Cheope, Daniel Vuletic, il fidanzato Paolo Carta e Niccolò Fabi, Laura ha voluto scrivere di persona tredici brani su quattordici. L’eccezione è Ivano Fossati, penna e chitarra di un’insinuante Troppo tempo. L’immagine che esce dalle foto di Mark Liddell, la ritmica di Nathan East e Steve Ferrone o il maestoso apporto di ben cinque ensemble tra cui la Royal Philharmonic Orchestra, fanno pensare ad una Pausini molto star internazionale. Poi però la ritrovi a duettare con Gianna Nannini in Inedito o in Il primo sguardo con sua sorella, Silvia Pausini. Ascolti una canzone dedicata ad un amico prematuramente scomparso (Ti dico ciao) e una a sua madre (Tutto non fa te). Scelte di cuore, tipiche di Laura. Cioè di quella ragazza semplice che tanti hanno amato e amano.«Mi sono fermata due anni per riscoprire le cose semplici» racconta lei. Il mercato, soprattutto internazionale, però la vuole in competizione con le altre star. Il risultato è un album strano, in bilico. Dove spicca il brano Bastava. «Due anni fa Eleonora Crupi l’aveva proposto, senza successo, alle selezioni di Sanremo» ammette la Pausini. «Mi piace l’idea di dare a questo pezzo una nuova possibilità. Di esportare il made in Italy che vale».La verità è che in questi anni il mondo di Laura è cambiato. Liquidato il manager dei suoi più grandi successi, congedato l’agente che l’aveva portata nei palasport e da lì a San Siro (sia da sola che con le altre "amiche" per l’Abruzzo), messo alla porta il chitarrista degli ultimi tour, l’eroina di Incancellabile si trova ora in bilico tra il suo ruolo di superstar internazionale e la sua immagine acqua e sapone che sta alla base di una carriera da 45 milioni di dischi venduti.«Ho valutato 256 canzoni e ne ho provinate 74, spiega perché cercavo quelle che mi rappresentassero esattamente così come sono». Chi per Laura si aspettava una rentrée di grande spessore, magari davanti alle telecamere del nuovo show di Fiorello su Raiuno, la ritrova invece questa sera nello studio di Chiambretti davanti a quelle di Italia 1. E fra qualche tempo nello studio di Matrix. Una scelta strana. Poi però a ben guardare ci si accorge che lo show di Chiambretti è incidentalmente prodotto dalla stessa società che ha acquistato le 104 date del tour della Pausini in partenza il 22 dicembre dal Forum di Milano, e che, sempre incidentalmente, è la stessa per cui fino allo scorso anno ha prestato i propri servigi il suo nuovo manager. E il cerchio si chiude, sulla domanda di partenza: dove sta andando Laura Pausini?
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