sabato 9 dicembre 2023
Fino al 28 gennaio in mostra più di 40 opere. L'esposizione muove alla produzione di Francesco Landonio, pittore e incisore vissuto nel '700, e segue una tradizione viva arrivando al XX secolo
Francesco Londonio, Presepe del Gernetto

Francesco Londonio, Presepe del Gernetto - Museo diocesano di Milano

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La ricca tradizione dei presepi di carta, a partire dalla figura di Francesco Londonio, pittore e incisore milanese del ‘700, è in mostra fino al 28 gennaio al Museo diocesano Carlo Maria Martini di Milano (piazza Sant'Eustorgio, 3). La rassegna, che comprende più di 40 opere, è curata da Alessia Alberti - conservatrice del Gabinetto dei Disegni e Raccolta delle Stampe “Achille Bertarelli” del Castello Sforzesco di Milano - e da Alessia Devitini, conservatrice del Museo Diocesano di Milano. Organizzata in collaborazione con le Raccolte Grafiche e le Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco di Milano, la mostra celebra un doppio anniversario, ovvero l’ottavo centenario della prima rappresentazione del Presepe, avvenuta a opera di San Francesco a Greccio nel 1223 e il terzo centenario dalla nascita di Londonio.

L’artista milanese ha un ruolo centrale nello sviluppo tematico dell’esposizione: la sua produzione è quasi esclusivamente legata a temi bucolici e pastorali ed è l’autore del Presepe del Gernetto, uno dei capolavori di quella particolare tipologia opere, conservato proprio al Museo Diocesano di Milano. Il percorso espositivo, quindi, prende avvio con un nucleo di opere di Londonio - dipinti, studi e disegni - che illustrano temi e motivi di quella “formula” che riflette la visione del mondo tipica dell’artista, sospesa fra Arcadia e Illuminismo. Sono esposte anche una serie di acqueforti tutte incentrate sul mondo agreste e destinate al conte Giacomo Mellerio, committente del Presepe del Gernetto.

Francesco Londonio, Madonna con Bambino

Francesco Londonio, Madonna con Bambino - Museo diocesano di Milano

Proprio a partire dai primi esempi realizzati da Francesco Londonio, i presepi di carta si diffondono in Lombardia e dai suoi modelli prende avvio una tradizione di presepi da ritagliare, documentata dalle opere della Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli, che ne confermano il perdurare della fortuna, dal Settecento fino all’inizio del XX secolo. Gli esemplari più antichi, incisi all’acquaforte e colorati a mano, risalgono al tempo di Londonio e sono legati alla produzione degli editori Remondini. In mostra anche una serie di cartoline di auguri e di biglietti pop-up di varie epoche, nella quale i presepi e la carta restano i protagonisti. L’iniziativa si completa con la grande teca che ospita il Presepe del Gernetto, per la prima volta esposto interamente restaurato. L’opera, che deve il nome alla villa Gernetto a Lesmo, in Brianza, per la quale fu realizzata, probabilmente su commissione del conte Giacomo Mellerio intorno agli anni sessanta-settanta del Settecento, si compone di circa 60 figure – tra le quali la Sacra Famiglia con i re Magi, pastori, paggi, fanciulli, contadini e animali – dipinte a tempera su carta e cartoncino sagomati.​

Figurine da ritagliare e mettere in piedi, Libreria Adria Editrice

Figurine da ritagliare e mettere in piedi, Libreria Adria Editrice - Raccolta delle Stampa "Achille Bertarelli". Milano, Castello Sforzesco

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