sabato 2 settembre 2023
Il presidente di Fondazione Mac monsignor Viganò presenta domani al Lido il progetto di mappatura, digitalizzazione e restauro delle fonti audiovisive su Pio X e Giovanni Paolo I
Papa Giovanni Paolo I, Albino Luciani

Papa Giovanni Paolo I, Albino Luciani

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I Papi veneti arrivano in Laguna. Si svolgerà domani 3 settembre alle ore 14:00 presso lo Spazio Regione del Veneto - Veneto Film Commission allestito presso Hotel Excelsior - Lido di Venezia la presentazione del progetto I papi veneti, tra cinema e tv - Presentazione di mappatura, digitalizzazione e restauro delle fonti audiovisive su Pio X e Giovanni Paolo I a cura della Presidenza Regione del Veneto e Fondazione Memorie Audiovisive del Cattolicesimo. Si tratta di una iniziativa estremamente innovativa e necessaria, primo passo di un progetto più ampio per valorizzare il patrimonio audiovisivo della Chiesa. "Preservare il patrimonio storico audiovisivo legato al cattolicesimo è un'urgenza culturale", aveva scritto il Papa Francesco in una lettera alla fondazione Mac salutandone con favore la nascita, avvenuta lo scorso marzo.

“E’ un onore per la nostra giovane Fondazione poter presentare in questo straordinario contesto un progetto che segna il profondo legame tra i Papi Veneti e i media audiovisivi “commenta il Presidente di Fondazione MAC, Mons. Dario Edoardo Viganò “e ringraziamo sentitamente il Presidente della Regione Veneto per questa eccezionale opportunità, che denota la sua particolare sensibilità su un tema che ha molto da raccontare sulla storia e la cultura di questo territorio unico. Questo Progetto – continua il Presidente Viganò – si inserisce nella programmazione generale della Fondazione, nata per rispondere ad un'urgenza culturale: il recupero, la preservazione e la valorizzazione del patrimonio storico audiovisivo – e del patrimonio documentale ad esso collegato – relativo al cattolicesimo. Grazie ad un Comitato Scientifico d’eccezione, che raggruppa i più importanti nomi di Studiosi ed esperti del Settore, i progetti selezionati vengono infatti sottoposti ad un’attenta analisi per valorizzare, digitalizzare e restaurare il patrimonio audiovisivo del cattolicesimo e di quanto appartiene al patrimonio del dialogo ecumenico e interreligioso.”

Il progetto si propone di valorizzare il peculiare profilo audiovisivo dei due pontefici veneti del Novecento – Giuseppe Sarto, papa Pio X (1903-1914) e Albino Luciani, papa Giovanni Paolo I (1978) – organizzando un’indagine che segua tre traiettorie di ricerca: la mappatura in cineteche e archivi italiani ed esteri delle fonti audiovisive e dei relativi documenti correlati sui due pontificati; la mappatura in cineteche e archivi italiani ed esteri dei film non fiction e fiction e dei relativi documenti correlati prodotti sui due pontificati dopo la loro scomparsa; Il rapporto tra i due pontefici con i media audiovisivi, attraverso una ricognizione dei loro scritti e discorsi anche negli anni precedenti al pontificato.

Papa Sarto e papa Luciani hanno ben poco in comune, ma condividono, per motivi diversi, un destino simile per quanto concerne il rapporto tra la loro immagine e i grandi media audiovisivi: se Pio X è senza dubbio il papa del quale esistono meno testimonianze cinematografiche, Giovanni Paolo I è senza dubbio il papa del quale esistono meno testimonianze televisive. Ma se in papa Sarto questo stato di cose fu frutto di una precisa volontà derivante dal suo ambiguo rapporto con i mezzi di comunicazione di massa, per papa Luciani, appassionato cinefilo che con i media – anche da vescovo – coltivò sempre una proficua relazione, tutto è dipeso dalla nota estrema brevità del suo pontificato. Per paradosso però, dopo loro scomparsa, le spiccate peculiarità dei due pontefici – il papa del modernismo e dell’ingresso nella Grande Guerra il primo, il papa del sorriso e dei 33 giorni di pontificato il secondo – hanno fatto sì che l’interesse del cinema e della televisione si siano accesi nei loro confronti molto più che per altri pontefici novecenteschi.

Fondazione MAC-Memorie Audiovisive del Cattolicesimo nasce con il proposito di creare un Archivio Centrale per la conservazione permanente e ordinata secondo i criteri scientifici, dei fondi storici audiovisivi degli organismi della Santa Sede e della Chiesa universale, attraverso una collaborazione costante tra comunità accademica ed enti archivistici in una duplice direzione. Come spiega la Fondazione, l’obiettivo è incentivare progetti di restauro digitale e digitalizzazione dei materiali d’archivio e la valorizzazione di quelli già digitalizzati attraverso la messa a disposizione di uno spazio comune di condivisione dei risultati; favorire lo sviluppo di nuovi progetti di ricerca accademica e la valorizzazione di quelli già conclusi attraverso le collaborazioni scientifiche tra le realtà culturali coinvolte, lo scambio di informazioni e di buone pratiche su politiche e strategie di preservazione e fruizione del patrimonio filmico, lo sviluppo di modelli didattici specifici.

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