lunedì 18 settembre 2023
Il 21 settembre in prima serata "Tutto il possibile - Vita da neurochirurghi" racconta la vita dei medici dell'istituto di eccellenza milanese per la Giornata Nazionale della Neuroologia
Da sinistra la dottoressa Cecilia Casali, il dottor Alessandro Perin ei l porfessor Francesco DiMeco protagonisti su Real Tima

Da sinistra la dottoressa Cecilia Casali, il dottor Alessandro Perin ei l porfessor Francesco DiMeco protagonisti su Real Tima

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Come ci si sente ad avere in mano le sorti di una persona? L’Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano apre le sue porte a Real Time con Tutto il possibile - Vita da neurochirurghi. Prodotto da Stand by Me per Warner Bros. Discovery e nato da un’idea di Alessandro Perin, il documentario in arrivo il 21 settembre in prima serata su Real Time (disponibile in contemporanea su discovery+), in occasione della Giornata Nazionale della Neurologia, racconta la quotidianità di un luogo straordinario, un’eccellenza mondiale, a partire dalle storie di chi quel luogo lo anima con professionalità e passione. “Il chirurgo cerca di fare Tutto il possibile per garantire la qualità di vita” alle persone operate per un tumore al cervello, dice il dottor Alessandro Perin, Da qui il titolo dell’intenso documentario

La vita dell’ospedale raccontata attraverso il punto di vista di chi ci lavora in prima linea: tre neurochirurghi che hanno deciso di dedicare le loro vite all’Istituto. Il professor Francesco DiMeco, Direttore del Dipartimento di Neurochirurgia, punto di riferimento per tutti i neurochirurghi, soprattutto i suoi collaboratori più fidati, il dottor Alessandro Perin e la dottoressa Cecilia Casali. Accanto a loro anche la dottoressa Deborah Maradini, psico-oncologa che accompagna le storie dei pazienti che vediamo pregare nella cappella dell’ospedale all’inizio del documentario. “Un neurochirurgo resta una persona, con tutte le paure, le fragilità di un essere umano” racconta. Medici nella duplice veste di supereroi ed esseri umani, con le loro paure e i loro dubbi. Ed emerge la loro parte più umana come quando il chirurgo Perin si commuove incontrando i genitori della Giovane Gaia che, dopo una lunga lotta col tumore, non ce l’ha fatta. Oltre a sale operatorie, diagnosi e dolore vediamo anche la vita di questi medici a casa con le loro famiglie dove trovano i loro momenti di serenità

Le storie dei pazienti dell’Istituto Besta, accompagnano il racconto delle giornate dei dottori all’interno dell’ospedale. Tutte le mattine alle 8 in punto inizia il “giro visite”, arriva poi la sfida più complessa, quella della sala operatoria. E poi ancora, gli specializzandi che, nei simulatori all’avanguardia del Besta, sperimentano operazioni virtuali, prima di affrontare quelle reali sui pazienti. Un vero e proprio team di specialisti, ognuno con il suo expertise, al servizio dei pazienti oncologici. Si intrecciano le storie dei pazienti, come quella di Marco, un giovane papà di due bambini che decide di affrontare l’operazione al cervello per risolvere un tumore che si trascina da anni. O quella di Serena combatte con un tumore al seno che le ha portato una metastasi. Ambedue raccontano con coraggio la propria malattia e si lasciano seguire nelle fasi dell’operazione, dando esempio di forza e positività.

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