martedì 5 gennaio 2010
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La partenza è di quelle col botto. Ad aprire le danze della lunga stagione cinematografica del 2010 sarà Avatar, il kolossal fantascientifico in 3D di James Cameron reduce da cinque anni di lavoro e atteso undici anni dopo il pluripremiato Titanic. In Italia arriva il 15 gennaio, un mese dopo l’uscita mondiale del 18 dicembre: è il pegno che paghiamo per non disturbare il cinepanettone di De Sica jr.Al tramonto degli Anni Zero, Avatar promette quella rivoluzione dello spettacolo-cinema di cui abbiamo raccolto le tracce nelle ultime due stagioni, affidata alla computer grafica e al 3D. Spolverati gli occhialetti di nuova generazione, il secondo decennio del secolo si aprirà all’insegna dell’usato sicuro. La parola dell’anno è remake, seguita dalla sua "gemella" sequel. La crisi, prima che le tasche, sembra colpire le idee e l’originalità. Le solite Cassandre parlano di un’annata magra rispetto al 2009, chiuso con la notizia sugli incassi che conferma il teorema di sopra: al botteghino vincono i sequel, L’era glaciale 3, il nuovo Harry Potter, Angeli e Demoni (il Codice bis da Dan Brown), il vampiresco New Moon (séguito di Twilight) e il solito pacco natalizio di Neri Parenti. Nulla al confronto delle clonazioni a cui assisteremo nel 2010.L’elenco si ripete. E dato che i libri di Joanne K. Rowling sono sette e dopo non ce ne sono più, l’ultimo capitolo della saga del maghetto occhialuto si sdoppia in due film, Harry Potter e i doni della morte: Parte I (che uscirà quest’anno) e Parte II (rinviato al 2011). Il suo epigono più recente, tra i fenomeni giovanili è Twilight, il romanzone sui tormenti amorosi dei neo-vampiri glamour di Stephen Meyer, di cui a giugno vedremo Eclipse. E sono tre. Come per Le cronache di Narnia con il terzo Il viaggio del veliero. Alto tasso di fantasy, dunque, che assieme ai cartoon è il genere che meglio si adatta alla serializzazione, stile tv. Torneranno infatti gli eroi animati a cui ci siamo affezionati, rigorosamente anche in 3D. Su tutti, l’orco verde pacioccone del nuovo millennio, per la quarta volta e in versione casalinga in Shrek e vissero felici e contenti. Poi, la coppia di giocattoli Buzz e Woody in Toy Story 3. Non mancheranno i supereroi tratti dai fumetti: Iron Man 2 e il nuovo X-men, in attesa di Spider-man e Batman.C’è anche il sequel d’autore, firmato Oliver Stone: dopo più di 20 anni in pieno crack finanziario torna il cinico Gordon Gekko in Wall Street 2. O Spike Lee che sta girando, a breve distanza dal primo, Inside man 2. Tra i miti anni ’80 anche gli acchiappa-fantasmi in Ghostbusters III e Karate Kid. L’ortodossia vieta di definirlo come un sequel ma poco ci manca: il remake sarà il protagonista del 2010. Remake di classici del cinema e rivisitazioni di quelli della letteratura. E alcuni sono griffati dai migliori registi in circolazione, in compagnia dei propri attori feticcio: Alice in the Wonderland (Tim Burton, con il "suo" Johnny Depp a fare il Cappellaio Matto), Robin Hood (Ridley Scott col "suo" Russell Crowe in calzamaglia), Nine, che ha trasformato in musical hollywoodiano l’onirico di Fellini, a cui si aggiungono Dune, Highlander, Fahrenheit 451, Wolfman, Sherlock Holmes (nonostante l’investigatore sia in sala proprio in questi giorni). Ci sono anche le serie tv che si fanno cinema (alcuni già sequel): I Puffi,Tin Tin, Sex and the city 2.Tra i corsi e ricorsi di Hollywood ed effetti déjà vu, l’anno si misurerà sulla distanza con le ultime fatiche dei grandi maestri. Martin Scorsese e Shutter Island con Leonardo Di Caprio, protagonista di tutti gli ultimi film del regista newyorkese; Invictus, sul Sud Africa dell’apartheid, di Clint Eastwood che ormai infila un capolavoro l’anno; il thriller Inception di Christopher Nolan. E ancora, il fantasy d’animazione di M. Night Shyamalan, il curioso progetto di David Fincher sui social network, e il misterioso Tree of life del filosofico Terence Malick, di cui come al solito non si sa quasi nulla. Nell’estate 2010 vedremo poi Nicholas Cage nei panni di uno stregone metropolitano in lotta contro il male ne L’apprendista stregone diretto da Jon Turteltaub.
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