lunedì 17 marzo 2014
Risalgono a 14 miliardi di anni. Sono stati rilevati tramite un telescopio posizionato al Polo Sud.
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È la prima prova diretta della cosiddetta "inflazione cosmica", ovvero la teoria secondo la quale dopo il Big Bang l'Universo avrebbe attraversato una fase di espansione estremamente rapida. La scoperta è stata annunciata dagli esperti del Centro di Astrofisica Harvard-Smithsonian, che hanno rivelato di aver captato gli echi del Big Bang di 14 miliardi di anni fa tramite un telescopio posizionato al Polo Sud. La rilevazione di queste onde gravitazionali rappresenta l'ultimo elemento non ancora testato della teoria generale della relatività di Albert Einstein e potrebbe riempire una grave lacuna nella nostra comprensione di come è nato l'Universo. Le onde gravitazionali sono increspature che si muovono attraverso lo spazio e il tempo e sono stati descritte come i "primi tremori del Big Bang". Secondo John Kovac, responsabile del progetto per conto del Centro, Harvard-Smithsonian la loro rilevazione conferma una connessione integrale tra la meccanica quantistica e la relatività generale. "Il rilevamento di questo segnale è uno degli obiettivi più importanti della cosmologia oggi. Per arrivare a questo punto c'è voluto il lavoro di tantissima gente". Il telescopio che ha fatto la scoperta era puntato in una zona del cielo conosciuta come il "Buco nero del Sud", che si trova fuori dalla galassia e dove c'è poco materiale extragalattico a interferire con ciò che è possibile vedere attraverso gli strumenti moderni.
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