sabato 16 aprile 2011
Niente di nuovo sotto il cielo plumbeo di Shanghai. Il copione si ripete ancora, con la velocissima Red Bull davanti e le Rosse indietro ad arrancare. «Non possiamo fare di più», è il mantra che all'unisono ripetono ai giornalisti sia Fernando Alonso che Felipe Massa, in un misto di rassegnazione e consapevolezza.
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Niente di nuovo sotto il cielo plumbeo di Shanghai. Il copione si ripete ancora, con la velocissima Red Bull di Sebastian Vettel davanti e le Ferrari indietro ad arrancare. «Non possiamo fare di più», è il mantra che all'unisono ripetono ai giornalisti sia Fernando Alonso che Felipe Massa, in un misto di rassegnazione e consapevolezza. Peccato, perché oggi poteva essere una occasione per rosicchiare qualche posizione. Almeno due le situazioni che si sono presentate alla Rossa su un piatto d'argento, ma che per oggettivi motivi di inferiorità (tutti risolvibili, si spera) non sono state sfruttate.Al termine della prima sessione di qualificazione, Mark Webber, "fratello povero" del più blasonato Sebastian Vettel, per una sbagliata scelta di gomme (avendo montato le dure), è arrivato diciottesimo, fuori dalle qualifiche. «Bene, un concorrente in meno», avranno pensato alla Ferrari. Ed invece niente: tra la Ferrari e la seconda fila si è inserito Nico Rosberg della Mercedes. Tutto da rifare. Altra occasione, durante l'ultima sessione di qualifiche. La Renault di Vitaly Petrov si ferma in mezzo alla pista ed è necessaria la bandiera rossa. Alla ripartenza, Massa è bravo ad uscire subito e si trova davanti una Sauber che supera alla prima curva. Ma neanche la pista libera davanti da la possibilità al ferrarista brasiliano di fare un tempo utile per le prime posizioni. «Le qualifiche non sono state facili - ha commentato Felipe Massa - speriamo di fare un salto di qualità tra le qualifiche e la gara. Sono uscito subito per spingere, ho avuto un buon passo. Dobbiamo aspettare, la gara è molto difficile. Il podio non è facile ma non è neanche impossibile. La pista è migliorata, le gomme reagiscono bene. Ma di più non potevamo fare». «Il podio - dice in conferenza stampa Fernando Alonso - resta comunque il nostro obiettivo. Al momento quello che abbiamo fatto è il massimo, sapevamo di arrivare in questa posizione. Aspettiamo una macchina più competitiva. Ho fatto un ottimo giro, credo in gara possiamo migliorare. Non stiamo retrocedendo, ci sono ovvie differenze tra i circuiti. Oltre la metà dei team ha già usato pezzi nuovi, speriamo di poterlo fare anche noi in Turchia e andare meglio». «Abbiamo poco da pensare - ha continua l'asturiano - non siamo molto competitivi. Abbiamo cercato di passare comodamente le sessioni di qualifiche con un occhio alle gomme per fare il meglio nella Q3. Per questo, va un 10 pieno alla squadra». Non sei deluso? «No - conclude Alonso - perché non speravo di più, non c'erano dafare molti calcoli. Dopo l'uscita di Webber si aprivano più porte, ma Mercedes è andata meglio».Archiviate le qualifiche, la Ferrari guarda alla gara di domani come lo scalatore che deve al meglio superare l'ultimo ostacolo prima dell'arrivo degli aiuti. In Turchia dovrebbe essere diverso, nuovi pezzi, macchina più competitiva. Anche se dai box della Rossa sperano che in gara si possa ripetere quanto fatto nella prima australiana, dove la domenica si è migliorata la situazione delle qualifiche. «Il divario è ancora importante - ha detto Aldo Costa, direttore sportivo dellaFerrari - cerchiamo di massimizzare il risultato. Partendo dalla quinta e sesta posizione possiamo fare una bella gara domani».Sulla quale pesa l'incognita tempo: stamattina le qualifiche si sono svolte con temperature invernali intorno ai 15 gradi con cielo coperto, ma senza la pioggia prevista. Prima del tramonto, è spuntato tra lo smog e le nuvole il sole che ha riscaldato leggermente la gare. Niente pioggia domani, ma fino a ora le previsioni non sono state azzeccate. Sta meglio Paolo Santarsiero, il giovane meccanico che domenica è stato colpito da un aneurisma alla testa ed è stato operato con successo a Shanghai. Le sue condizioni sono in miglioramento anche se resta sotto osservazione.
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