venerdì 24 agosto 2012
Fra 6 giorni scenderanno in pista 4.500 atleti paralimpici, dei quali 1.500 donne. Tornano in gara i disabili intellettivi e relazionali
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​Conto alla rovescia per la 14ª edizione delle Paralimpiadi che si svolgeranno dal 29 agosto al 9 settembre. Le delegazioni di ben 166 Paesi stanno partendo alla volta di Londra. Anche quella italiana su cui è scesa l’ombra del doping che potrebbe interessare Fabrizio Macchi, pluricampione di paraciclismo. Il nome dell’atleta figurerebbe nell’inchiesta su Michele Ferrari, discusso medico già coinvolto nei casi Armstrong e Schwazer. Fabrizio Macchi nega qualunque suo coinvolgimento e, ieri, è stato ascoltato dalla Procura Antidoping del Coni che ha comunicato di non avere aperto fascicoli a carico di singoli atleti. Mentre Luca Pancalli, presidente del Comitato italiano paralimpico, segue attentamente gli sviluppi della vicenda pronto a prendere opportuni provvedimenti. Intanto, il Comitato internazionale ha escluso dai Giochi due atleti, una russa e un portoghese, risultati positivi ai controlli preventivi.Non proprio una buona partenza quella della Nazionale per una Paralimpiade che è già entrata nella storia per il numero di atleti iscritti: oltre 4.500, quattro anni fa a Pechino sfioravano i 4mila. Per aver venduto oltre un milione di biglietti per assistere alle gare, per il numero di atlete più alto nella storia del movimento paralimpico: 1.512. E, ancora, per il ritorno, dopo dodici anni, degli sportivi con disabilità intellettiva e relazionale che gareggeranno nel nuoto, nell’atletica e nel tennis tavolo. Questi atleti erano stati esclusi dai Giochi dopo che a Sidney 2000 il reporter spagnolo Carlos Ribagorda, normodotato, giocò nella squadra di basket paralimpica categoria disabilità intellettiva e relazionale, dimostrando le lacune dell’organizzazione. Ora gli organismi internazionali hanno introdotto un nuovo sistema di classificazione delle disabilità. Una Paralimpiade che promette di essere la più accessibile di sempre perché gli organizzatori hanno seguito gli standard internazionali della progettazione inclusiva anche nel sistema dei trasporti. Inclusione, integrazione sono le parole chiave dei Giochi di Londra che, nella cerimonia d’apertura delle Olimpiadi, ha fatto sfilare anche paralimpici. «Un segnale straordinario lanciato anche da Pechino nel 2008 – ha commentato Luca Pancalli –. Un’apertura verso il mondo Paralimpico e certamente, a mio modo di vedere, anticipatrice di quello che potrebbe accadere nel futuro da un punto di vista organizzativo delle due grandi competizioni Olimpiche e Paralimpiche». Un centinaio gli azzurri, 98 atleti e 7 fra guide, piloti e un timoniere, in gara nell’atletica, nel basket, nel canottaggio, nel ciclismo, nell’equitazione, nel nuoto, nella scherma in carrozzina, nel tennis, nel tennis tavolo, nel tiro con l’arco, nel tiro a segno, nella vela. Portabandiera della squadra italiana è Oscar De Pellegrin, bellunese, classe 1963, alla sua sesta Paralimpiade. Paraplegico per via di un infortunio sul lavoro, Oscar è uno degli atleti di punta nel tiro con l’arco. Se per alfiere è stato scelto un uomo d’esperienza, cala l’età media della squadra italiana a dimostrazione del ricambio generazionale in atto. Soprattutto nell’atletica, che vede l’esordio anche della mascotte del gruppo: la sprinter Oxana Corso di appena 17 anni. A Londra 2012 ci sarà anche Bebe Vio, l’unica atleta al mondo con protesi ai quattro arti che tira di scherma. La 15enne italiana non salirà in pedana, ma sarà una dei tedofori che porteranno allo stadio la fiaccola per accedere il braciere Paralimpico. Importante la copertura televisiva dell’evento. In Italia i Giochi si potranno vedere su Rai1 Sport e su Sky. Inoltre, il sito web dell’Ipc (www.paralympic.org) fornirà cinque diversi canali in streaming per seguire le gare: quattro in lingua inglese, uno in spagnolo. Previsti, anche, due notiziari giornalieri (18.30 e 00.30), entrambi in inglese e spagnolo.
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