sabato 18 novembre 2023
Ritrovato per caso nel 2018, l'archivio contiene fotografie dalla metà dell'Ottocento agli anni 60 del Novecento. Opere, ambienti, città ma anche eventi storici: un vero viaggio nel tempo

Si pensava fosse perduto e invece ora è interamente online. È il Regio Archivio Fotografico degli Uffizi, istituito dal direttore delle Gallerie Fiorentine Corrado Ricci nel 1903 con l’intenzione di dotare il museo di una raccolta fotografica a disposizione del pubblico. Ritenuto perduto, è stato riscoperto nel 2018 durante dei lavori di ripristino in alcuni spazi chiusi da lungo tempo e riaperti durante i lavori per i Nuovi Uffizi. Raccoglie oltre 45.000 fotografie realizzate con varie tecniche (albumine, gelatine ai sali d'argento, stampe al carbone, stampe fotomeccaniche a mezzatinta e collotipie).
La collezione è stata digitalizzata e pubblicata online. Si tratta di un autentico viaggio nel tempo che restituisce il volto nel passato di opere d'arte, architetture, luoghi ma anche anche riporta alla luce persone e eventi storici, non solo fiorentini: sono documentate ad esempio la distruzione della chiesa degli Scalzi affrescata dal Tiepolo a Venezia durante la Prima guerra mondiale o la costruzione della diga di Malamocco, sempre in laguna, ma sono registrate anche città europee e località remote. L’ arco coperto da queste immagini va dagli albori della fotografia a metà Ottocento fino agli Sessanta del secolo scorso.
La collezione è stata rinvenuta cinque anni fa ancora all’interno di grandi contenitori originali, realizzati su misura all’inizio del Novecento per facilitare la consultazione e la conservazione del materiale fotografico. Tre armadi verticali contenevano le immagini di piccolo e medio formato in 180 cassetti apribili a ribalta, due armadi longitudinali con 40 piani scorrevoli ospitavano i grandi formati e 41 scatole di legno e cartone erano dedicate al settore topografico della raccolta. Le fotografie erano state disposte in ordine alfabetico per autore e luogo e riposte in cartelline numerate, corredate da elenchi e da precise indicazioni degli autori delle opere riprodotte e delle loro immagini.
La piattaforma di consultazione consente di navigare nell’archivio ricercando artisti, opere, fotografi, località e tecniche fotografiche; è possibile vedere sia il recto che il verso delle fotografie d’arte, di persone, panorami, monumenti, città europee e luoghi esotici, anche scorrendole all’interno delle loro cartelle e visionandone gli elenchi originali.

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