giovedì 2 marzo 2023
Il cantante a 78 anni pubblica "Evviva!" un disco pieno di energia positiva con 5 brani di Jovanotti e il 10 marzo parte in concerto da Rimini. "Rifare Sanremo? Tornerei in gara"
Gianni Morandi, 78 anni, presenta il nuovo album "Evviva!" e il tour

Gianni Morandi, 78 anni, presenta il nuovo album "Evviva!" e il tour

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"Mi meraviglia questo fatto che Battisti con Dalla siano quasi gemelli, si chiamino entrambi Lucio, siano nati quasi lo stesso giorno e che abbiano fatto entrambi cose così straordinarie”. Gianni Morandi, 78 anni splendidamente portati, rende il suo personale omaggio ai due grandi della canzone italiana che avrebbero entrambi compiuto insieme 80 anni. L’occasione è quella della presentazione a Milano del nuovo album dell’eterno ragazzo, Evviva! Che esce oggi e del Go Gianni Go! Morandi nei Palasport, il primo tour di Morandi nei principali palazzi dello sport italiani in partenza il 10 marzo da Rimini. Un pensiero affettuoso va all’amico Lucio Dalla, che ricorda all’epoca del Cantagiro “faceva una grande fatica, io ero il primo del girone A e lui l’ultimo del girone B. Poi dopo 10 anni le cose si sono ribaltate perché io sono diventato l’ultimo e lui uno dei più importanti cantautori degli anni 70”.

"Lucio Battisti l'ho conosciuto, certo – aggiunge - Una volta mi mandò una canzone. La mandò, io l'ascoltai, ma era un mondo un po' diverso dal mio. Non la feci, e lui disse 'la canto io' e se l'è incisa lui. Ma avevamo un buon rapporto, feci con lui un Cantagiro, io cantavo Chimera, e lui Balla Linda". Morandi commenta poi la scelta dell'uscita di scena a suo tempo anticipata di Battisti: "Il fatto che abbia deciso di smettere non lo capisco, io se mi dicessero 'stai a casa' ci rimarrei malissimo -sottolinea- Finché posso lo farò ma il mio è un altro tipo di carattere. Ma posso capire anche lui, come ad esempio Mina, che non sopportava più i riflettori...Certo un cantante se non canta cosa fa, sta a casa e canta per conto suo? Io non sarei capace".

E difatti il buon Gianni Morandi, reduce dal successo della co conduzione dell’ultimo Sanremo, ha ritrovato una nuova carica dopo il grave incidente occorsogli menter dava fuoco alle sterpaglie del suo giardino. “Non è vero che uno su 1000 ce la fa, ce la fa - dice oggi - chi combatte, chi non si arrende, insiste". Quando a Sanremo ha cantato insieme a tutto l'Ariston uno dei suoi più grandi successi, ha pensato proprio a questo: "Ognuno di noi, nella vita, ha alti e bassi, non solo i cantanti, io in 60 anni di carriera ho passato momenti straordinari e altri non bellissimi, dal 1972 agli anni '80 nessuno mi chiamava, pensavo mi avessero staccato la linea, ma ero preparato, mio padre mi aveva avvertito di come si passa dall'osanna al buio".

E' nato da un brutto momento, dall'incidente alla mano di due anni fa, anche il nuovo disco Evviva!. "Stavo cercando delle idee, ero un po' demotivato, poi l'incidente, che mi ha causato un danno enorme, mi ha ridato - confida - la voglia di tornare a cantare". Due anni fa fu Jovanotti a farlo uscire dal tunnel chiamando l'amico quando era ricoverato in ospedale a Cesena. Per tirarlo su gli ha mandato una canzone, L'Allegria, che poi è uno dei 5 brani a firma Jovanotti inseriti nel nuovo disco, compreso quello che gli dà il titolo. Non manca Apri tutte le porte con cui si piazzò terzo al festival l’anno scorso, mentre colpiscono tre inediti più intimi dedicati alla famiglia e ai figli Un milione di piccole tempeste, Anna della porta accanto e Stasera gioco in casa. Tra i pezzi, anche la nuova versione - prodotta da Shablo e cantata con Sangiovanni - della hit senza tempo di Morandi: Fatti rimandare dalla mamma a prendere il latte. "Quando andrò in paradiso metteranno in sottofondo Fatti mandare dalla mamma", scherza Gianni.

Un'altra canzone che non manca mai dal vivo è C'era un aragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones, rifatta anche da Joan Baez: "Questa canzone ha una storia strana, mi hanno premiato in Russia perché cantavo a favore della pace e ora questo pezzo - riflette Gianni - è contro di loro, perché sono loro gli invasori". Pensando alla guerra in Ucraina, "sarà emozionante cantarla dal vivo, lo si fa quasi sempre in coro, e a Milano saranno in 10mila a farlo con me". Già, perché il nuovo tour - Go Gianni Go! Morandi nei Palasport - in partenza il 10 marzo da Rimini, sarà tutto nei principali palazzi dello sport, da Milano a Firenze, da Roma a Bologna, fino a Eboli.

Gianni si fermerà lì? "Vedremo come va, se ce la faccio fisicamente - considera - l'estate invita a fare concerti". Intanto, non smette di correre: "A 78 anni non pensavo di fare i palasport e che la gente - dice - avesse voglia di pagare un biglietto per venirmi a vedere". Il segreto forse non è solo non arrendersi, ma "emozionarsi ed emozionare, io non sono un grande autore, sono soprattutto un interprete e, per me, la parte più bella della vita di un cantante è stare in mezzo alla gente. 'Condurre Sanremo al fianco di Amadeus anche l'anno prossimo? "Direi che è andata talmente bene che ripetersi è difficile. Penso che Amadeus non ci pensi proprio a una cosa del genere. Potrebbe essere un'ipotesi che vada in gara, è più facile quello”

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