sabato 3 luglio 2010
I tedeschi rifilano quattro schiaffi alla squadra di Diego Maradona. I panzer annientano la seleccion del Pibe de Oro con un 4-0 che non ammette repliche: k.o. tecnico e, dopo il Brasile, i quarti di finale sono fatali a un altro colosso sudamericano che lascia il Sudafrica a testa bassa. Con il secondo poker consecutivo, dopo quello rifilato all'Inghilterra di Fabio Capello, la giovane selezione del ct Joachim Loew miete una nuova vittima illustre e rafforza la propria candidatura per il successo finale. In tribuna fa festa la cancelliera Angela Merkel.
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Quattro schiaffi all'Argentina di Diego Maradona e la Germania vola in semifinale. I tedeschi annientano la seleccion del Pibe de Oro con un 4-0 che non ammette repliche: k.o. tecnico e, dopo il Brasile, i quarti di finale sono fatali ad un altro colosso sudamericano che lascia il Sudafrica a testa bassa. Con il secondo poker consecutivo, dopo quello rifilato all'Inghilterra di Fabio Capello, la giovane selezione del ct Joachim Loew miete una nuova vittima illustre e rafforza la propria candidatura per il successo finale.Svaniscono senza appello, invece, le ambizioni di Maradona e dei suoi pupilli: Leo Messi è un fantasma, la squadra ultra-offensiva reduce da quattrro vittorie si sbriciola davanti a rivali più organizzati. I 90' del Green Point Stadium di Città del Capo sono un monologo tedesco che entra subito nel vivo. Pronti, via e la Germania fa centro. Sulla punizione da sinistra, Muller trova il tempo per la deviazione di testa: Romero beffato, 1-0 dopo 3 minuti. Il ceffone stordisce l'Argentina, che offre spazi invitanti e fatica a reagire. Messi si accende a intermittenza, salendo in cattedra solo al 22' con un illuminante suggerimento per Tevez: Neuer esce e evita guai.Rischia molto di più Romero al 24', quando Muller offre a Klose una palla d'oro: la conclusione dal cuore dell'area è sballata. La Germania si conferma temibile quando riparte e si dimostra solida quando deve difendersi. I sudamericani invece non creano granchè contro una retroguardia attenta, che al 36' evita guai lasciando quattro avversari in fuorigioco: l'Argentina segna ma non vale. Maradona passeggia nervosamente davanti alla propria panchina in attesa di un segnale incoraggiante. Prima dell'intervallo, però, arrivano solo corner che non vengono sfruttati. Si muove qualcosa all'inizio della ripresa, che si apre con il tentativo di Di Maria: fuori di un metro. Al 53' serve la faccia di Mertesacker per stoppare il sinistro potente di Tevez. Inutile illudersi, la Germania incassa i colpi senza vacillare: i centrocampisti continuano a correre e Messi, quando prende palla, si ritrova sempre braccato da un paio di avversari. L'Argentina guadagna metri, ma per provare a impensierire Neuer deve affidarsi esclusivamente ai tentativi dalla distanza: nessuno pesca il jolly da 30 metri e Loew non trema. A pochi metri di distanza, Maradona si limita ad assistere allo sterile assedio dei suoi giocatori senza apportare modifiche. Errore fatale, che i tedeschi puniscono. Al 67' Muller confeziona l'ennesima perla del suo Mondiale strepitoso. Da terra, innesca Podolski che entra indisturbato nell'area avversaria: assist per Klose, comodo tap-in in rete per il 2-0. L'attaccante del Bayern Monaco comincia a celebrare nel modo migliore la 100esima presenza con la maglia della Mannschaft.L'Argentina non c'è più e la festa tedesca può proseguire davanti al cancelliere Angela Merkel che si gode lo spettacolo. Schweinsteiger non trova ostacoli e può regalare una gioia anche a Friedrich: il difensore centrale cade ma segna, al 74' è 3-0. Game over? No, perchè all'88' c'è ancora gloria per Klose. Doppietta, 14° gol mondiale della carriera e il poker è servito. Loew esulta e pensa alla semifinale. Dovrà fare a meno dell'eccellente Muller, che sarà squalificato. La Germania, però, può fare a meno anche di lui.
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