giovedì 16 dicembre 2021
«La serva padrona» e «Trouble in Tahiti» di Bernstein aprono il cartellone 2022. In programma anche una nuova opera dedicata al tema delle migrazioni. L’omaggio a Berio con i suoi titoli sinfonici
L'ingresso del teatro Carlo Felice a Genova

L'ingresso del teatro Carlo Felice a Genova - Avvenire

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Da Giovanni Battista Pergolesi a Luciano Berio. È un viaggio in quasi tre secoli di musica la nuova stagione del teatro Carlo Felice di Genova. Un cartellone sulle note di cinque capolavori della lirica, da La serva padrona (1733) di Pergolesi, pietra miliare dell’opera buffa italiana, presentato in dittico con Trouble in Tahiti di Leonard Bernstein, del 1952, e proseguendo con Anna Bolena (1830) di Gaetano Donizetti, Manon Lescaut (1893) di Giacomo Puccini, Rigoletto (1851) di Giuseppe Verdi, Il Turco in Italia (1814) di Gioachino Rossini. Nove gli appuntamenti sinfonici con l’orchestra e il coro del teatro del capoluogo ligure diretti da protagonisti della scena internazionale come Wayne Marshall, Marco Angius, Alessandro De Marchi, Harmut Haenchen, Donato Renzetti, Fabio Luisi, Speranza Scappucci: in programma cicli sinfonici dedicati a Beethoven, Mozart l’italiano, Bruckner, Schumann, ma anche incursioni nel Novecento come testimonia il progetto «Verso Berio 100» che ha al centro i titoli sinfonici del compositore ligure in vista del centenario dalla nascita previsto nel 2025.

La programmazione operistica del 2022 si apre venerdì 28 gennaio con il dittico formato da La serva padrona e Trouble in Tahiti di Leonard Bernstein (repliche il 29, 30 gennaio e 4, 5, 6 febbraio), con la direzione di Alessandro Cadario, per la regia di Luca Micheletti. Da venerdì 18 febbraio (repliche il 19, 20, 22, 25, 27 febbraio) il sipario si alza sulla tragedia lirica Anna Bolena in un allestimento realizzato in coproduzione tra il Carlo Felice e il Teatro Regio di Parma, con la direzione di Sesto Quatrini, per la regia di Alfonso Antoniozzi. Nel cast Angela Meade/Desirée Rancatore (Anna Bolena), Nicola Ulivieri/Alessio Cacciamani (Enrico VIII), John Osborn/Giorgio Misseri (Lord Riccardo Percy), Sonia Ganassi/Paola Gardina (Giovanna Seymour).

Venerdì 25 marzo (repliche il 26, 27 marzo e 1, 2, 3 aprile) debutta Manon Lescaut di Puccini nell'allestimento realizzato in coproduzione tra la Fondazione genovese, il San Carlo di Napoli, il Gran Teatre del Liceu di Barcellona e il Palau de les Arts de Valencia, con la direzione di Donato Renzetti, per la regia di Davide Livermore. Tra gli interpreti Maria Josè Siri/Monica Zanettin (Manon Lescaut), Marcelo Álvarez/ Riccardo Massi /Francesco Pio Galasso (Des Grieux), Stefano Antonucci/Enrico Marabelli (Lescaut). Venerdì 13 maggio (repliche il 14, 15, 20, 21, 22 maggio) ritorna in scena con la direzione di Jordi Bernàcer Rigoletto nella produzione del Carlo Felice ideata da Rolando Panerai, ripresa da Vivien Hewitt. Nel ruolo principale il baritono mongolo Amartuvshin Enkhbat. L'ultimo titolo prima dell'estate in scena a partire da venerdì 10 giugno (repliche l’11, 12, 14, 15, 16 giugno) è Il Turco in Italia con la direzione di Christopher Franklin, per la regia di Italo Nunziata, con un cast vocale formato dai solisti dell'edizione 2022 dell'Accademia di alto perfezionamento della Fondazione, la cui direzione artistica è stata affidata a Francesco Meli.

Il Carlo Felice ha inoltre commissionato e allestirà in prima assoluta, entro giugno, la nuova commedia musicale in un atto su libretto di Mauro Graiani e musica di Fabrizio Lamberti, Zëna (Il viaggio dell'emigrante). La proposta si rivolge ai giovani, alle famiglie, alle scuole come esempio di un teatro d’opera fatto da giovani per i giovani. Il tema dell’opera, collegato alla storia della città, pone l’accento sul fenomeno dell’emigrazione che da sempre coinvolge da vicino i genovesi.

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