martedì 13 aprile 2010
L’ex bomber viola che da tempo lotta contro la Sla stasera ritorna al Franchi. Oltre al caloroso abbraccio dei tifosi il sindaco lo premierà con il “Fiorino d’oro”.
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Dopo l’emozionante notte dell’8 ottobre 2008 (la sfida tra gli ex viola e il Milan di Sacchi), Firenze si prepara a riabbracciare il suo indimenticato bomber Stefano Borgonovo. Sarà un secondo “Borgonov-day”, quello di questa sera al Franchi in occasione della semifinale di coppa Italia Fiorentina-Inter.Borgonovo con sua moglie Chantal e la figlia Alessandra, a bordo dell’Air Ambulance di Milano - accompagnato da un’equipe medica composta dal dott. Piero Penati e dall’infermiera Brigitta Nobrega - è atterrato già ieri nel capoluogo toscano. Stadio esaurito e gran parte del popolo viola che andrà allo stadio proprio per rivedere in mezzo al campo il loro idolo. L’ex gemello di Roby Baggio - protagonisti della fantastica “B2” gigliata fine anni ’80 - , da tempo lotta contro il Morbo di Gehrig o Sla (Sclerosi laterale amiotrofica) e questa partita è l’occasione per riaccendere i riflettori su una malattia che nel calcio ha causato circa 50 vittime e ha un’esposizione 7-8 volte superiore rispetto alla media universale che è di 2 casi ogni centomila abitanti. Secondo il giudice di Torino Raffaele Guariniello, come ha dichiarato nei giorni scorsi, «i calciatori potrebbero essere 24 volte più esposti». Dati che giriamo a Chantal Borgonovo, compagna di vita e di “lotta” di Stefano.«Il calcio sicuramente si deve interrogare su queste cifre e chiedersi come mai tanti giocatori come mio marito sono stati colpiti da questo tipo di Morbo. Io non posso che ringraziare i tanti colleghi di Stefano che in questi anni ci sono stati vicini e che stanno dando il loro prezioso contributo alla Fondazione Borgonovo. Sono venuti in tanti a trovarci, potrei dire tutti, ma l’unico che non si è mai visto è il presidente della Figc Giancarlo Abete, mentre io credo che sia importante che il n° 1 del calcio italiano dia un segnale forte nella lotta a questa malattia. Ecco mi piacerebbe che domani sera (stasera ndr) Abete venisse a Firenze e fosse con noi prima dell’inizio della partita. Sarebbe un segnale forte da parte del mondo del calcio perché c’è bisogno di fare squadra, di raccogliere più risorse possibili per sostenere la ricerca, perché è solo così che possiamo vincere la sfida contro la Sla».Vedremo se l’appello della signora Borgonovo verrà raccolto dal presidente Abete. Intanto stasera prima del fischio d’inizio della rivincita di Coppa (sabato sera in campionato è finita 2-2) tra Fiorentina e Inter, è previsto l’omaggio del Comune di Firenze con il sindaco Matteo Renzi che premierà l’attaccante di Giussano con il “Fiorino d’oro”. Motivazione dell’importante riconoscimento: «Perchè Borgonovo - spiega il sindaco Renzi - oltre che un grandissimo calciatore della Fiorentina, oggi sta combattendo questa battaglia con un coraggio, un’energia e una determinazione che sono commoventi. Quando sono andato a trovarlo ero in ritardo e mi sono scusato e lui, che comunica grazie a un sintetizzatore, mi ha detto: “Non mi sono mosso di qua...”. Questo la dice lunga sulla sua forza di spirito». Anche l’ex portiere della Fiorentina Giovanni Galli, oggi capogruppo dell’opposizione in Consiglio comunale, ha sottolineato che il “Fiorino” è il «giusto riconoscimento a un campione e a un uomo con una grande forza. È Stefano che dà speranza agli altri». Una speranza che nasce da quella stessa grinta che Borgonovo metteva in campo e che adesso continua a sfoderare ogni giorno per tenere testa a questa terribile malattia che ha ribattezzato «la stronza». Una lotta nella quale Firenze ci tiene a fargli sapere che non è solo. E ancora una volta c’è il generoso sostegno del club dei fratelli Della Valle e di tutta la squadra di Claudio Prandelli che per il loro compagno Stefano hanno registrato in veste di cantanti un cd (con tanto di video) dal titolo “Amici di pallone”.I tifosi viola potranno acquistarlo al prezzo di 5 euro e l’intero ricavato verrà devoluto alla Fondazione Borgonovo per la ricerca sulla Sla. Magie del pallone, anche se per Prandelli la vera magia sarà la presenza di Borgonovo: «È una gioia e un piacere riavere qui Stefano, lui sa trasmettere gioia entusiasmo e qualcosa di magico».
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