mercoledì 16 novembre 2011
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Con le notizie, dicevano i vecchi cronisti, non si litiga. Lo show di Fiorello ha stravinto la serata con ascolti record (lo sapete già tutti) vicini a 10 milioni di persone e il 40% di share (esattamente 9 milioni 796 mila spettatori con uno share del 39.18%). E la Rai ha dimostrato di avere fatto benissimo a scommettere ben 12 milioni di euro sul suo show, così da rialzare le quotazioni di Raiuno e l’immagine dell’intera azienda. Dato a Fiorello il giusto onore della vittoria (ha superato anche se stesso, visto che l’ultima edizione di Stasera pago io nel 2004 all’esordio su Raiuno aveva ottenuto 9 milioni 365 mila spettatori col 35,62%), c’è un dato che salta agli occhi: oltre la metà del pubblico che ha seguito il suo show aveva più di 45 anni. Esattamente: 1.718.000 tra i 45 e i 54 anni; 1.685.000 tra i 55 e i 64; e 2.863.000 avevano oltre 65 anni. Nella fascia 15-24 anni, Fiorello ha attirato 715mila ragazzi (40,39% di share) e in quella 25-34 anni 921mila (33,86%). E ancora: nella fascia 35-44 ha raccolto 1.505.000 persone, tra i 4 e i 7 anni 96mila bambini (23,72%) e 293mila tra gli 8 e i 14 anni (33,71).Insomma, anche a sommarli tutti, di giovani veri (cioè tra i 4 ai 34 anni) ne ha raccolti 2.025.000 mila su 9.796.000. Eppure sul piano dell’immagine ha vinto. E ha fatto vincere la Rai, facendola apparire di colpo «gggiovane».Sempre suol piano dell’immagine Il Grande fratello di Canale 5 è stato stritolato. Eppure, in base ai numeri, l’orrendo reality Endemol ha perso poco più di 500mila spettatori. Il che sta a significare che Fiorello ha portato davanti alla televisione molta gente che normalmente non guarda più la televisione cosiddetta generalista. Chi ha vinto l’altra sera però è stato Fiorello, non la tv generalista. O meglio: ha vinto il matrimonio tra Fiorello e la tv generalista. A dimostrazione che una bella fetta del pubblico premia prodotti chiari e certi; con una fisionomia precisa. Altrimenti lascia perdere.In casa Rai ovviamente si festeggia. Il dg Lei ha dichiarato che «è sempre più difficile» raggiungere risultati come quelli di ieri sera, e quelli ottenuti «si commentano da soli. Ancora una volta la Rai ha dimostrato di saper svolgere appieno il suo ruolo di servizio pubblico, da una parte raccontando in tempo reale l’emergenza alluvione e la crisi politico-economica nazionale e internazionale, dall’altra offrendo ad una platea così vasta un nuovo grande evento televisivo che sicuramente resterà negli annali della televisione, così come i grandi show che l’azienda  ha prodotto e realizzato nel corso della sua storia». Di un Fiorello in formato «mundial» che «entra di diritto nella storia della televisione» ha parlato Paolo Garimberti, presidente della Rai.
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