martedì 12 maggio 2009
Annuncio choc del cda riunito a Maranello, che si oppone al nuovo regolamento imposto dalla Fia: l'azienda non intende iscrivere le proprie vetture al mondiale 2010.
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Stavolta la Ferrari non scherza: il mondiale 2010 di Formula Uno si potrebbe correre senza le rosse di Maranello. E sarebbe la prima volta. La notizia choc arriva dal cda della casa del Cavallino che ha deciso che, se la Fia non farà una netta marcia indietro sulle regole, il 29 maggio, quando si chiuderà il termine per l'iscrizione al campionato, dalla Ferrari non arriverà nessuna richiesta.Il cuore del problema è il tetto del budget (fissato a circa 45 milioni di euro), contro il quale i team raccolti sotto il cartello Fota hanno già espresso tutta l'avversità possibile. Ma fra le righe della nota diffusa dalla Ferrari si legge molto altro, un'insofferenza nei confronti di Max Mosley e della sua gestione padronale del circus che ormai ha superato ogni limite. La fronda dei team, della quale la Ferrari ha deciso di mettersi alla testa, vogliono più democrazia, più soldi, ma soprattutto più "galanteria istituzionale". Non si può - sostengono a Maranello - convocare una riunione per motivi disciplinari contro un team (come successo ad aprile) e approfittarne per cambiare le regole con un colpo di mano: servono norme uguali per tutti, decisioni condivise ed un impegno comune per diminuire i costi.Così, l'ipotesi di una Formula Uno senza Ferrari che sembrava un'idea provocatoria o fantascientifica fino a qualche tempo fa, ha preso consistenza. "Se questo sarà il quadro normativo della futura Formula 1 - scrive il cda in un documento - verrebbero definitivamente meno le ragioni che hanno motivato la presenza della Ferrari nel campionato mondiale durante sessanta edizioni, unico costruttore ad avervi ininterrottamente partecipato fin dalla sua istituzione nel 1950. Se i regolamenti decisi per il 2010 non cambieranno la Ferrari non intende iscrivere le proprie monoposto al prossimo Campionato del Mondo di Formula 1. I nostri tifosi capiranno".L'annuncio adesso è destinato a provocare reazioni. Ci si attendono a questo punto prese di posizione sia degli altri team (Toyota e Red Bull hanno già detto di essere pronte ad abbandonare il mondiale, ma anche la McLaren è contraria alle nuove norme) sia della stessa Fia. Mosley sa bene che senza la errari e i principali team la Formula Uno finirebbe per essere uno scatolone vuoto e soprattutto non sarebbe più quella macchina fabbrica-soldi, attraverso sponsor internazionali, principeschi contratti televisivi e bizzarri fantamiliardari arrivati dalle zone più disparate zone del pianeta.Un incontro tra le parti potrebbe però avvenire prima del gran premio di Monaco. Nel frattempo la Ferrari spera di organizzare bene la congiura e di allargare il più possibile il fronte comune. Se i costruttori di tutto il mondo si uniranno (soprattutto quelli aristocratici e ricchi come la Ferrari) si potrà cercare di far cambiare idea, o meglio ancora, far dimettere Mosley, che già lo scorso anno ha retto all'onda d'urto dello scandalo a luci rosse che lo aveva visto protagonista. Altrimenti sarà più facile per la Ferrari promuovere l'organizzazione di un campionato senza Mosley che per Mosley organizzare una Formula Uno senza la Ferrari.
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