mercoledì 12 settembre 2012
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​La religione e il cinema, strumenti di pace. Sotto l’insegna del tema «Conflitti. Religioni e (non) violenza» partirà il Religion Today FilmFestival, la manifestazione itinerante giunta alla sua 15° edizione. Dal 12 al 24 ottobre il festival, che si svolgerà principalmente a Trento, presenterà ben 57 titoli selezionati sui 250 film pervenuti da tutto il mondo. «Per festeggiare questa edizione – ha sottolineato Katia Malatesta, che dirige la manifestazione promossa dall’associazione Bianconero – abbiamo voluto rilanciare il messaggio centrale del Religion Today con una proposta filmica d’autore attenta alle varie dimensioni del sacro. Quindici anni di storia non sono molti, ma rappresentano un traguardo necessario per quello che consideriamo un importante dialogo interreligioso attraverso il cinema. Nel suo primo anno il Festival sembrava agli occhi di molti un fenomeno di nicchia per pubblici selezionati. In questi anni sono avvenuti cambiamenti profondi nella sensibilità delle persone, che hanno partecipato sempre più numerose. Anche il cinema ha risposto proponendo film sempre più capaci di rappresentare la religione nella pluralità dei propri aspetti». Tra le novità del 2012 la presenza di tre film di genere nel concorso: The Last Christeros, un western messicano, diretto da Matias Meyer, che ha come protagonisti un gruppo di uomini che alla fine degli anni Trenta si opposero alla persecuzione religiosa in Messico; Mindulness and Murder, la crime story thailandese di Tom Waller che racconta la ricerca del killer che ha assassinato un ragazzo nei pressi del monastero buddhista di Bangkok; e infine Limen, un film fantapolitico dell’italiano Emiliano Dante, indagine sulla relazione tra tecnologia e la religione giudaico-cristiana, ambientato nel 2005, anno della morte di Giovanni Paolo II. «È importante sottolineare – ha specificato Alessandro Martinelli, direttore del Centro diocesano per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso di Trento– come il contesto locale che dà luogo al Festival sia un territorio dove convergono diverse culture. Con il tema “Non Violenza” la manifestazione si propone di essere un tentativo di occasione per mostrare l’alterità, una dimensione da valorizzare sempre di più. Negli ultimi 10 anni la sfida delle religioni è stata quella di aiutare ogni uomo a sviluppare domande interiori, più che risposte preconfezionate. In questo contesto le religioni, anche attraverso il cinema, possono dire qualcosa di nuovo». Per rappresentare la XV edizione, l’artista Michele Ciardulli ha ideato il manifesto che rappresenta, a partire dal testo di Isaia «il leopardo giacerà col capretto». «Il viaggio degli uomini – spiega Katia Malatesta – verso il giardino comune delle religioni. In questa edizione è particolarmente presente la cinematografia orientale, ma anche africana e americana: la manifestazione sarà un viaggio alla scoperta di mondi diversi, grazie alla forza delle immagini». Oltre alle proiezioni il programma prevederà «un laboratorio di convivenza», ovvero un luogo che coinvolgerà produttori, registi ed esperti mondiali di tutte le religioni, mentre a Roma dal 25 al 26 ottobre si svolgerà, come conclusione del Religion Today FilmFestival, un seminario internazionale dal titolo «Il senso delle amicizie nelle culture e nelle religioni», nato dalla collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e la Provincia Autonoma di Trento.
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