martedì 16 dicembre 2008
Il 26 dicembre in onda su Canale 5: «Con i toni di una favola raccontiamo la trasformazione di un primario (Massimo Ghini) che scopre sulla sua pelle la forza della terapia del sorriso».
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Si intitola Dottor Clown ma, niente paura, non è l’ennesima fiction ospedaliera della stagione. O, meglio, nel tv movie che Canale 5 manderà in onda venerdì 26 dicembre, in prima serata, medici e ospedale ci sono ma raccontati con il tocco leggero della favola. Perché, in fondo, di questo si tratta: di una favola natalizia in piena regola con i cattivi che, alla fine, diventano buoni e tutti ballano e cantano felici e contenti. Nel film di Maurizio Nichetti, insomma, i medici del sorriso del titolo diventano più che altro un pretesto per raccontare la vicenda (esemplare) del professor Roberto Laurenti (Massimo Ghini), celebre ed affermato primario ospedaliero, tanto bravo quanto cinico e distaccato nei confronti dei suoi pazienti, che una sera viene investito da un’auto. La botta lo fa precipitare in uno stato di incoscienza dal quale, dieci giorni dopo, l’uomo si sveglia ridendo a crepapelle e completamente cambiato: del vecchio altezzoso primario, che chiamava i pazienti con il numero della cartella clinica ed evitava di guardarli in faccia, non c’è più traccia.Il nuovo professor Laurenti non solo è diventato gentile e disponibile con i pazienti ma si lascia anche coinvolgere dai medici clown che frequentano il suo ospedale costringendo alla fine il cinico direttore sanitario a regalare loro un intero padiglione dismesso per poter praticare la terapia del sorriso. Per non parlare della sua vita personale in cui, con la complicità del figlio e della suocera, cercherà in ogni modo di recuperare il rapporto con la moglie dalla quale è separato. Pur tra un infortunato sul lavoro che perde l’uso della gambe e un piccolo senegalese che deve subire terapie invasive e dolorose, Dottor Clown si presenta insomma come il classico film di Natale con il lieto, lietissimo, finale, lontano dalle atmosfere ansiogene dei medical cui la televisione ci ha abituato: «Quello è un genere che quest’anno è stato visitato sin troppe volte dalla televisione - osserva Nichetti -. Al punto che, quando mi è stato proposto di girare Dottor Clown, il mio primo impulso è stato quello di scappare. A fermarmi è stato il ricordo del Controdolore di Aldo Palazzeschi in cui l’autore, molto prima di Patch Adams, aveva teorizzato di portare i clown in corsia chiedendosi perché gli ospedali dovessero essere per forza tristi. Ora sono contento di avere girato questo film che spero riesca a portare in ogni casa un sorriso e una piccola riflessione: non basta curare le malattie ma occorre anche occuparsi dei malati. Ci piacerebbe che, dopo avere visto Dottor Clown, chiunque lavori in ospedale, sia infermiere, medico o addetto alle pulizie, pensi che se un paziente suona un campanello, ha bisogno prima di tutto di un sorriso».Dottor Clown è prodotto dalla Dap Italy e interpretato, insieme a Massimo Ghini, da Serena Autieri, Angela Finocchiaro e Simona Marchini. Se il film otterrà un buon riscontro di pubblico, potrà trasformarsi nella serie in sei puntate che il progetto aveva previsto in un primo momento.
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