martedì 4 gennaio 2011
Il tecnico statunitense, che da 23 anni commentava le partite in televisione, è stato chiamato a rimpiazzare l’esonerato Bucchi
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Il mito torna in panchina. Dopo ventitré anni passati a commentare partite in televisione Dan Peterson si rimette in gioco e indossa di nuovo i panni del tecnico per correre in soccorso alla sua Milano. Sostituisce Piero Bucchi, esonerato dell’Armani Jeans dopo il derby perso domenica scorsa contro Cantù e a seguito di un inizio di stagione non certo esaltante per il club milanese che dopo la generosa campagna acquisti estiva aveva l’ambizione di tornare ai fasti del passato.«La decisione definitiva - afferma Peterson - ci sarà domani (oggi, ndr). Faccio questo solo per l’Olimpia, non lo farei per un’altra squadra. Lo faccio col cuore». Il “nuovo” coach fa il punto della situazione dopo una giornata pirotecnica. «C’è stato un incontro a pranzo con il presidente Proli, mi ha chiesto se ero disponibile e io ho detto sì. Ho dato la mia disponibilità». La sua è una vera e propria scommessa, non allena dal 1987, una vita. «Il basket è cambiato e io devo adeguarmi. Non è il basket che deve adeguarsi a me, questo è sicuro. Bisogna andare avanti con i piedi di piombo. Se si scende in campo con grinta e convinzione di vincere, ci si può riuscire», dice dettando la prima ricetta elementare che proverà ad applicare nella nuova avventura.«La società ha capito qual è il mio attaccamento ai colori di Milano. Chi ha allenato l’Olimpia per tanti anni, non può dimenticarsene in un giorno. Non metto in dubbio che la scelta della società sia anche una questione di immagine, ci sono diversi motivi», spiega ancora. Peterson ricoprirà l’incarico fino a fine stagione.Il tecnico statunitense, che compirà 75 anni (la metà vissuti in Italia) il prossimo 9 gennaio, ha allenato per dieci anni l’Olimpia Milano, dal 1978 al 1987, con cui ha vinto quattro scudetti, una Coppa dei Campioni, una Coppa Korac e due Coppe Italia.La scelta dell’Olimpia è stata difficile ma necessaria, bisognava dare un segnale deciso per ritrovare quella vitalità smarrita dalla squadra. Ne è convinto anche Dino Meneghin, presidente di Federbasket ed ex giocatore di Peterson: «Peterson ha più verve di molti ventenni che conosco. È iperattivo, non bisogna guardare all’età. Anche se da molto tempo non lavora non è mai uscito da questo mondo e si è sempre occupato di pallacanestro». E sa già cosa dirà al primo allenamento: «Parlerà della storia dell’Olimpia e dirà che giocare con questa maglia è come in America giocare per i Celtics. È bravo a motivare i giocatori, è anche un’ottima scelta tecnica e poi dovrà presentarsi perchè gli americani e i lituani magari non lo conoscono».Meneghin si è detto «dispiaciuto per l’esonero di Bucchi», il tecnico che ha guidato l’Armani dal 2008 e ha raggiunto due finali scudetto, perse entrambe per 4-0 contro la Montepaschi Siena e lascia la squadra al secondo posto in classifica ma fuori dall’Eurolega dopo il primo turno.
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