mercoledì 26 luglio 2023
Al via da Canterbury il pellegrinaggio verso Roma in 3 anni attraverso 14 abbazie e 7 nazioni fra spettacoli, dibattiti e sostenibilità. L’ideatrice Livia Pomodoro: «Itinerario di pace e cultura»
L’abbazia di Sant’Agostino a Canterbury, dove domani partirà il progetto “In cammino”

L’abbazia di Sant’Agostino a Canterbury, dove domani partirà il progetto “In cammino” - archivio

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Tre anni di cammino in pellegrinaggio attraverso le più importanti abbazie europee per arrivare a Roma per il Giubileo 2025 con una formula innovativa, ricca di arte, cultura, spettacolo e sostenibilità. Un grande progetto internazionale con il cuore italiano quello ideato e promosso da Livia Pomodoro con il Teatro No’hma di Milano di cui è Presidente. «Non è solo un pellegrinaggio tradotto in chiave moderna, ma un momento d’incontro e conoscenza» ci spiega Livia Pomodoro all’interno di quel teatro che per lei è una missione, ereditata dalla sorella Teresa Pomodoro attrice e drammaturga scomparsa nel 2008. Parte domani da Canterbury, Gran Bretagna, la prima tappa di “In cammino” che dal 2023 al 2025, viaggerà attraverso l’Europa toccando sette nazioni (Gran Bretagna, Francia, Germania, Olanda, Belgio, Svizzera, Italia) e quattordici tra le maggiori e più prestigiose abbazie del nostro continente. Luoghi suggestivi dove si incontrano storia, arte e spiritualità, e da cui si è propagata la civiltà umanistica che ha contrassegnato la rinascita della cultura europea.

Partendo dalle rovine dell’abbazia di Sant’Agostino a Canterbury, punto di inizio della Via Francigena, il cammino giungerà nel 2025 a Roma in occasione dell’Anno Santo. In ogni abbazia sarà organizzata, all’interno di architetture di rara bellezza, una tre giorni fatta di spettacoli teatrali e musicali, recital e letture con artisti di primissimo piano, ispirati da parole e temi dedicati all’idea di viaggio e di pellegrinaggio. Oltre a tavole rotonde e incontri con esperti e studiosi, protagonisti di buone pratiche del mondo bio.
“In cammino” ripercorrerà in ognuno dei tre anni le tre principali esperienze del viaggio: “partire” (2023), “transitare” (2024), “arrivare” (2025). In ogni singola tappa verrà declinata, in collaborazione con l’Istituto Treccani, una parola che farà da filo conduttore attivo per spettacoli, concerti e incontri allestiti nelle abbazie prescelte. «Da pellegrinaggio a misericordia, da bellezza a silenzio: sono tutte parole di senso e noi vogliamo ridare senso alla vita di tutti i giorni delle persone» spiega l’ideatrice.

Si parte da Canterbury domani, per toccare a settembre l’abbazia di Chiaravalle Milanese (Italia), in ottobre l’abbazia di San Gallo (Svizzera) e la Certosa di Pavia (Italia), a novembre la Certosa di Padula (Italia). Il secondo anno si apre nel 2024 a febbraio con l’abbazia di Plankstetten (Germania), per proseguire a maggio presso l’abbazia di Notre Dame d’Orval (Belgio), a giugno l’abbazia di Centoporte a Otranto (Italia), a luglio l’abbazia di Konigshoeven (Olanda), a settembre l’abbazia di Reims (Francia). Per il terzo anno nel 2025 a marzo l’abbazia di Hautvilliers (Francia), a maggio l’abbazia di Fulda (Germania), a luglio la Sacra di San Michele (Italia), a settembre l’abbazia di Lérins (Francia) e a dicembre un’abbazia nel Lazio.

Domani a Canterbury avverrà presso le rovine dell’abbazia la partenza ideale di “In cammino”; a seguire, alle 18 al Clagett Auditorium del Canterbury Cathedral Lodge, l’attore Claudio Moneta presenterà una serie di testi incentrati sulla parola “Pellegrinaggio”, insieme ad Andrea Antonio Verardi, storico e docente alla Pontificia Università Gregoriana. «La scelta di Canterbury quale prima tappa del nostro cammino – spiega Livia Pomodoro – è sia storica, in quanto nel 990 Sigerico partì da qui per arrivare a Roma tracciando così la Via Francigena, sia simbolica, dato che nel corso del nostro viaggio uniremo idealmente l’Europa, dalla Manica al Mediterraneo. Il nostro è un itinerario di fede e ragione, che racchiude in sé pace e cultura, fratellanza e speranza in un futuro migliore per l’umanità: tutti aspetti che hanno trovato da sempre, ieri come oggi, nelle abbazie il loro punto d’incontro e di partenza». Significativa è difatti la collaborazione dell’Associazione Europea Vie Francigene e la rete Organic Cities, impegnata nella diffusione dell’economia circolare.

Livia Pomodoro

Livia Pomodoro - Teatro No’hma di Milano

“Avvenire” è media partner dell’iniziativa che ha ottenuto il logo del Giubileo 2025. «È un’iniziativa che il dicastero per l’Evangelizzazione, incaricato di organizzare il Giubileo 2025, ha accolto con grande favore – ha dichiarato monsignor Rino Fisichella –. Innanzitutto perché il titolo “In cammino” si lega direttamente al pellegrinaggio del Giubileo, poi perché percorre molti tratti della Via Francigena che è uno di quei cammini tradizionali che i pellegrini fin dal primo Medioevo hanno percorso».

«Oggi io credo che in Europa ci sia un pensiero molto debole e soprattutto molto decaduto - aggiunge il presidente Pomodoro -. Abbiamo l’impressione, dal punto di vista del nostro teatro, che in tutto il mondo ci sia una tensione morale molto forte verso un immaginario che sia di pensiero, di fede, che sia arricchito di parole di pace e di serenità. Insomma abbiamo avvertito l’esigenza che questo arricchimento venisse tradotto in un percorso che potesse attraversare tutta l’Europa». Occorre ricordare che le abbazie furono anche centri propulsori per un nuovo tipo di economia e di pensiero. «Il nostro viaggio è in relazione all’antica consuetudine delle abbazie, quella di raccogliere e di fare relazione positiva con i popoli presso i quali venivano costruiti questi straordinari luoghi d’arte e di cultura – aggiunge la Pomodoro –. Quello che noi pensiamo si debba trasmettere, e che le abbazie hanno trasmesso nei secoli, è una sorta di un rinnovamento. Il pellegrinaggio è un luogo dove si va per visitare, fermarsi e per ripartire. Ripartire arricchiti di tutto quello che abbiamo visto, sentito e detto, ma anche a cui abbiamo donato qualcosa».

Una particolare attenzione in questo viaggio verrà data anche al cibo e all’economia sostenibile. «Nelle abbazie sono state coltivate anche molte virtù oltre a quella della meditazione, del pensiero e della spiritualità – aggiunge il presidente -. Sono le virtù del fare che rendono un uomo artefice di un progresso che non sia però vuoto e soltanto consumistico, ma che sia anche nell’interesse dell’umanità. Penso alle filiere bio più famose del mondo che nascono vicino a Norimberga o a San Gallo, un tempo famosa per i merletti che oggi sono diventati tessiture di stoffe importanti e raffinate per i maggiori stilisti del mondo». Si sviluppa perciò un rapporto privilegiato del progetto “In cammino” con la Via Francigena «perché lungo la Via Francigena si sono sviluppate moltissime di queste attività virtuose legate alle abbazie. E anche oggi questo cammino, fatto per amor di fede o anche per spirito di avventura, è un peregrinare disegnando percorsi che portano alla ricchezza di una trasmissione culturale non superficiale, ma profonda che dà dimensioni ad una nuova umanità». Inoltre nel triennio, tappa dopo tappa, si formerà un’orchestra coinvolgendo musicisti e studenti dei conservatori dei territori delle abbazie. L’orchestra “In cammino” avrà come nucleo iniziale il quartetto d’archi Archimia, fino ad arrivare a Roma nel 2025 con un organico orchestrale che eseguirà una composizione originale scritta per l’occasione dal maestro Fabio Vacchi.

Dopo Canterbury, si arriva in Italia a Chiaravalle, alle porte di Milano, un luogo dove «si parlerà anche di sostenibilità dato che lì è nata la Fondazione del Grana Padano», spiega Livia Pomodoro, titolare della cattedra Unesco “Food: access and law” istituita presso l’Università statale di Milano. «Noi lì faremo anche incontri che riguardano la progettualità legata direttamente alla mia cattedra Unesco sulla sostenibilità, sui diritti umani e sul diritto alla vita così come ci è stato trasmesso in un messaggio universale attraverso Expo 2015 di cui siamo diventati i custodi». Un viaggio quindi importante, quello di “In cammino” che ci si augura sia condiviso dal maggior numero di pellegrini non solo di fede cattolica, «ma da tutti coloro che fanno del pellegrinaggio anche un momento di riflessione e di incontro fra le genti – aggiunge l’ideatrice -. Le persone devono incontrarsi, devono parlarsi e troveranno sicuramente strumenti nuovi e diversi per esprimere la loro umanità». Infine nasce l’associazione culturale “Giubileo 2025- No’hma in cammino” che porterà il progetto fino al 2025 a Roma per il Giubileo. “In cammino” sarà anche una narrazione televisiva sul sito www.in-cammino.eu e sulle piattaforme social, dove è anche possibile trovare informazioni su come partecipare.

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