martedì 31 ottobre 2023
L'opera di Pietro Lorenzetti torna visibile in seguito a un lavoro di recupero durato più di quattro anni. Grazie all'esposizione, la città romagnola prende parte al progetto "Uffizi Diffusi"
La Beata Umiltà porta i mattoni per costruire il monastero in una delle scene del polittico

La Beata Umiltà porta i mattoni per costruire il monastero in una delle scene del polittico - Claudio Giusti

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Dopo un restauro di oltre quattro anni, il polittico che illustra la vita della Beata Umiltà del pittore gotico Pietro Lorenzetti è stato trasferito dalle Gallerie degli Uffizi a Faenza. Dal 31 ottobre 2023 al 3 marzo 2024 l’opera è esposta nella città romagnola in occasione della mostra “Per immagini e colori. La storia di Santa Umiltà da Faenza nel capolavoro medievale degli Uffizi”, ospitata dalla Pinacoteca Comunale.

Pietro Lorenzetti, polittico della Beata Umiltà, 1335-1340 circa

Pietro Lorenzetti, polittico della Beata Umiltà, 1335-1340 circa - Gallerie degli Uffizi

Il capolavoro dell’artista senese torna così visibile in seguito al complesso lavoro di recupero da parte dell’Opificio delle Pietre Dure e dello Studio Scarpelli di Firenze. In particolare, il restauro si è concentrato sulla riparazione del supporto ligneo e sulla pulitura della superficie dipinta, rimuovendo gli strati di sporco, i vecchi ritocchi e la vernice ormai opaca. Grazie all'esposizione, Faenza prende parte all’iniziativa “Uffizi Diffusi”, il progetto di diffusione dell’arte sul territorio lanciato dal museo fiorentino.

Il polittico, composto da ventidue elementi, illustra undici storie che raccontano i momenti salienti di Santa Umiltà da Faenza, vissuta tra il 1226 e il 1310: sfidando le imposizioni della condizione femminile dell’epoca, la donna abbracciò la vita religiosa. Fondò un convento nella sua città natale per poi trasferirsi con alcune consorelle a Firenze, dove istituì il monastero di San Giovanni Evangelista, noto come il monastero “delle donne di Faenza”.

Pietro Lorenzetti, La Beata Umiltà porta i mattoni per costruire il monastero

Pietro Lorenzetti, La Beata Umiltà porta i mattoni per costruire il monastero - Claudio Giusti

Il lavoro di recupero è stato accompagnato da indagini e osservazioni al microscopio che hanno permesso di approfondire alcuni aspetti dell’opera, come l’ordine corretto delle scene, la presenza della foglia d’argento sulla cornice e il riconoscimento dei pigmenti originali. Nello specifico, Lorenzetti utilizzò una tavolozza di colori limitata che, secondo gli studiosi, conferirebbe un effetto di voluta povertà, a eccezione dei materiali preziosi impiegati per la realizzazione di alcuni dettagli, tra cui il blu di lapislazzuli delle gemme che decorano le croci nella scena della traslazione delle reliquie della Beata.

La mostra rappresenta l’occasione per la città di Faenza di mettere in luce il suo ruolo nella storia, nell’arte e nella cultura italiane, nonché il suo legame con il capoluogo toscano, come ha sottolineato il sindaco Massimo Isola ricordando uno degli episodi illustrati nel polittico: «Tutti i dipinti del registro superiore raffigurano storie legate alla nostra città, immaginata tra le sue mura medievali. Uno di essi ci mostra questa donna meravigliosa che s'incammina verso Firenze guardando il Lamone, il fiume che porta vita a Faenza, ma che anche in tempi recentissimi è stato causa di devastazione».

Secondo Eike Schmidt, direttore degli Uffizi, l’esposizione faentina è una “mostra nella mostra”: da un lato, «l’opera stessa - o, meglio, le opere, visto che si tratta di molti dipinti - esposta in pinacoteca» e, dall’altro, «il restauro presentato in anteprima. Nessuno aveva ancora potuto vedere il polittico della Beata Umiltà in questa luce, con i suoi colori ancora intatti e i mille particolari che descrivono in un racconto magico la vita di Umiltà, eroina medievale».

La Beata Umiltà legge alle consorelle nel refettorio di Santa Perpetua a Faenza in una delle scene del polittico

La Beata Umiltà legge alle consorelle nel refettorio di Santa Perpetua a Faenza in una delle scene del polittico - Claudio Giusti

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