mercoledì 29 gennaio 2014
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Una volta c'era l'«olio di serpente». Oggi le "cure miracolose" hanno nomi meno repellenti ma il loro "principio attivo" è sempre lo stesso: la naturale propensione dell'uomo a credere che esista la panacea per ogni patologia. Una propensione che fa del ricorso alle «terapie non sperimentate» un fenomeno ancora attuale. Lo denuncia l'Aifa, l'Agenzia italiana del farmaco, che pubblica una guida (VEDI) per mettere in guardia i malati dai rimedi che sono al di fuori dei canali della scienza medica.Non ho nulla da perdere a provarlo. È questo il titolo della guida (traduzione italiana di quella realizzata dall'associazione inglese non profit Sense about Science). Titolo eloquente: i pazienti affetti da patologie gravi sono i più vulnerabili al miraggio delle terapie «alternative» proposte da venditori di speranze non sempre in buona fede, che speculano sulla sofferenza della gente.«Pifferai magici», li definisce il direttore dell'Aifa, Luca Pani. Da qui le indicazioni concrete su come accostarsi alla mole di notizie di medicina che circolano quotidianamente sui media, per permettere ai lettori di dare il giusto peso alle affermazioni riportate dagli organi di informazione in merito a terapie, nuove scoperte, ecc.«È la speranza che ci fa arrampicare sugli specchi. Ho provato tanti farmaci e trattamenti costosi, negli ultimi venti anni, che avrei fatto meglio a fare una bella vacanza». A parlare è Rita Baillie, affetta da sclerosi multipla. La sua è una delle testimonianze che arricchiscono la guida. E che la rendono uno strumento di divulgazione chiaro ed efficace. Utilissimo per smascherare, come spiega la ricercatrice inglese contro il cancro Liz Woolf «tattiche di marketing travestite da evidenze scientifiche».Con ironia, la guida invita anche a distinguere il buon giornalismo (quello che, ad esempio, indica la rivista scientifica da cui attinge i dati) dalle bufale. Parola della giornalista scientifica Caroline Richmond: «C’è un premio Nobel che attende la persona che saprà curare l’osteoartrite, la Sclerosi multipla o l’Alzheimer e molte altre malattie. Perciò guardatevi dai venditori e dai testimonial».
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