giovedì 1 giugno 2023
Rinnovate le cariche dell'associazione Corallo che riunisce radio e tv d'ispirazione cristiana. Bardelli confermato presidente. Il segretario generale della Cei: valorizzare la comunicazione
La regia televisiva dell'emittente Telesandomenico della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro

La regia televisiva dell'emittente Telesandomenico della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro - Avvenire

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Le emittenti locali cattoliche come nuove campane dei paesi e delle città. La metafora arriva da Luigi Bardelli, riconfermato presidente dell’associazione Corallo che riunisce stazioni radiofoniche e televisive italiane di ispirazione cattolica. Nel corso dell’assemblea che si è svolta a Roma sono state rinnovate le cariche societarie. Sono stati eletti come componenti del Consiglio di amministrazione per il prossimo triennio Luigi Bardelli (riconfermato presidente), Alessia Caricato (direttore), Massimo Porfiri (tesoriere), Francesco Cavalli, Vincenzo Corrado, Sabina Ferioli, Italo Lunghi, Daniele Morini, Vincenzo Morgante. Il Collegio dei Revisori dei Conti sarà composto da Francesco De Strobel (presidente), padre Salvatore Giardina e padre Francesco Giuseppe Mazzotta.

I nuovi vertici dell'associazione Corallo che riunisce tv e radio d'ispirazione cattolica

I nuovi vertici dell'associazione Corallo che riunisce tv e radio d'ispirazione cattolica - Corallo

L’incontro è stato l’occasione per ribadire la missione delle emittenti del circuito Corallo che «esprimono la forza e l’importanza della comunicazione cattolica. Si tratta di realtà che, in questi ultimi 40 anni, hanno raccolto il testimone dalle campane richiamando quanti hanno l’orecchio teso alla Parola di Dio e che con le nostre emittenti hanno avuto l’opportunità di diventare protagonisti», ha spiegato Bardelli nel corso del suo intervento il presidente Luigi Bardelli.

L'assemblea dell'associazione Corallo che riunisce tv e radio d'ispirazione cattolica

L'assemblea dell'associazione Corallo che riunisce tv e radio d'ispirazione cattolica - Corallo

All’assemblea ha partecipato anche il segretario generale della Cei, l’arcivescovo Giuseppe Baturi. «La Cei nelle attività delle emittenti cattoliche locali si inserisce valorizzando quegli strumenti di comunicazione, come radio e tv locali, più vicini all’uomo – ha evidenziato – e che quindi possono prendersene cura dentro i loro contesti ambientali, storici e politici». Per il segretario generale della Cei, è necessario accettare le sfide dell’evoluzione tecnologica «definendo con chiarezza lo scopo di quello che facciamo, facendo sì che aumenti la significatività del ruolo della comunicazione all’interno della comunità cristiana». E ha concluso: «La Chiesa è nata per comunicare e la comunicazione deve tenere conto della individualità del destinatario ricordando che comunicare non è solo raccontare ma anche educare e raggiungere gli uomini per poter aprire un futuro migliore».

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