giovedì 1 dicembre 2011
La crisi finanziaria costringe anche il mondo dello sport a tirare la cinghia. Tutte le federazioni si ritrovano con il 20,4% di fondi in meno.
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È il calcio a pagare maggiormente il costo della crisi e a subire, di conseguenza, il taglio più consistente dei contributi alle federazioni previsto dal Coni per il 2012. La Federcalcio passa, infatti, dai 78,570 milioni del 2011 ai 62,541 per il prossimo anno, con un taglio del 20,4% (in pratica il 41% del totale della riduzione dei contributi stanziati). «La preannunciata riduzione del finanziamento del Coni da parte del Governo è puntualmente arrivata - ha ammesso il presidente Petrucci - il contributo statale è passato da 447,8 milioni di euro del 2011 ai 408,9 del 2012, con una riduzione di 39 milioni rispetto al 2011 (52 in confronto al 2010). Considerando il momento di crisi del Paese, è andata bene così». Inevitabili, dunque, i tagli a pioggia su tutte le federazioni e nella stessa misura (il 20,4%), ma ovviamente con importi minori rispetto a quelli sottratti alla Figc: l’atletica leggera passa a 5,125 milioni (erano 6,438), il nuoto a 4,720 (5,930), gli sport invernali a 4,360 (5,478), il ciclismo a 3,973 (4,991), la scherma a 3,816 (4,794), judo e lotta a 3,541 (4,511), la ginnastica a 3,528 (4,432), il canottaggio a 3,098 (3,893), il volley a 3,095 (3,888), il basket a 3,024 (3,799). Nessun taglio, invece, per quelle federazioni che ricevono il contributo sotto il milione di euro: cronometristi, federazione medico-sportiva, danza, squash e caccia. «Abbiamo previsto un taglio dei contributi 2012 pari al 20% — ha aggiunto il presidente del Coni —. Peraltro, attraverso la rimodulazione del budget 2011, si provvederà con contribuzioni straordinarie (finalizzate alla preparazione olimpica) che tutte le federazioni potranno già utilizzare nel budget del 2012. Considerata la progressiva scarsità di finanziamenti, rinnovo l’invito a porre sempre maggiore attenzione alla riduzione dei costi e all’ottimizzazione dei ricavi, per convogliare i risparmi sull’attività sportiva». I tagli passano, però, anche per la riduzione dei consiglieri delle singole federazioni (132 in meno il totale) e dei revisori dei conti (90 in meno). La Figc passerà, dunque, da 27 consiglieri a un numero compreso tra 13 e 20, mentre saranno formati da 12 i consigli federali di basket, pallavolo, tennis e pesca sportiva. Per tutte le altre federazioni, ciclismo compreso (che avrebbe potuto averne 12), il numero di consiglieri sarà di 10. Ma nonostante le problematiche di natura finanziaria, i risultati sportivi continuano ad essere positivi. «L’Italia mantiene la nona posizione nel medagliere virtuale dei Mondiali delle discipline olimpiche - ha concluso Petrucci - e il numero degli atleti qualificati per Londra 2012 è già di 110». Cifre incoraggianti a 239 giorni dal via dei giochi olimpici.
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