mercoledì 28 marzo 2012
​Record di incasso per San Siro. Il tecnico rossonero: «Zero barricate, occorre vincere e basta». Guardiola: «Passa chi avrà più carattere».
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​Polvere di stelle: Ibra contro Messi, Milan e Barcellona, il meglio in una notte. Ancora loro, ancora una sfida da non perdere. In tutti i sensi. Il club più titolato del mondo contro quello che - a detta di tutti, rossoneri compresi - è al momento (e da tempo) il club più forte del mondo. San Siro questa sera è al centro dell’attenzione planetaria: 4 milioni e 600 mila euro di incasso, un record assoluto. Si gioca l’andata dei quarti di finale, ma è come se fosse la finale.Massimiliano Allegri sembra avere le idee chiare su come il suo Milan deve affrontare i campioni d’Europa: «Contro di loro abbiamo giocato due partite decisamente diverse - osserva il tecnico livornese -: la prima prettamente difensiva, la seconda giocata con più coraggio, molto meglio. Ora serve una partita perfetta, con coraggio e mentalità offensiva: per passare il turno bisogna fare gol».Il Milan non ha mai perso in casa nei quarti di Champions, ma i catalani nelle ultime cinque edizioni della coppa hanno sempre superato questa fase. L’anno scorso l’hanno vinta, mentre l’anno prima sono stati eliminati in semifinale dall’Inter, con le barricate messe a punto da Josè Mourinho. Anzi, per essere chiari, Allegri chiarisce di «non sentirsi vicino né a Mourinho né a Guardiola». «Per le nostre caratteristiche difficilmente potremmo giocare come quell’Inter - spiega -. Quella era una squadra più fisica, mentre noi fatichiamo a difendere vicino all’area: si è visto anche contro la Juventus, nei 5’ in cui l’abbiamo fatto, abbiamo subito gol».Inutile sperare di rimandare il verdetto: «Delle due, la prima è la partita più importante - è sicuro Allegri -: non si può sbagliare per poi giocarci la qualificazione a Barcellona». Allora l’idea è ripetere il piano partita visto il 23 novembre, quando con i catalani è finita 2-3. «Ma dobbiamo ridurre al minimo gli errori in fase difensiva», sottolinea il tecnico, che deve fare i conti con diverse assenze e in particolare quella di Thiago Silva. «Ci mancherà, però Nesta sta discretamente bene, e fortunatamente ho altri difensori che sono in grado di giocare. Mi sarebbe piaciuto affrontare il Barca con la squadra al completo, ma a livello mentale il gruppo sta bene».Apparentemente rilassata la vigilia del suo collega spagnolo: «Ci difenderemo con sette giocatori tutti sotto la traversa...», ha provato a scherzare Pep Guardiola piuttosto che anticipare le strategie della sua squadra. «Ci sarà molta pressione su di noi - ha spiegato il tecnico -. Dobbiamo essere preparati a uno stadio che quando urla fa paura, pronti a dominare il gioco. Segnare in trasferta è molto importante e questo è uno dei principali obiettivi. Mi aspetto il miglior Milan possibile: i rossoneri hanno ottimi giocatori, Ibra su tutti, e siamo consapevoli che se non giochiamo bene non passiamo. Si affrontano due grandi squadre, ma andrà avanti chi è più forte caratterialmente».
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