sabato 12 maggio 2012
​Il Molleggiato: sono disgustato, non hanno scelto le famiglie a cui dare i soldi di Sanremo. Il primo cittadino di Roma: colpa delle condizioni dettate da lui.
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È curioso come la burocrazia, in questo caso dei Comuni, riesca a soffocare persino gli aiuti alle famiglie bisognose»: Adriano Celentano torna all’attacco, stavolta però contro i sindaci a cui aveva promesso in beneficenza il suo contestato cachet sanremese. Sul suo blog www.clancelentano.it attacca infatti  la burocrazia che impedisce a suo giudizio la consegna del denaro (750mila euro, 20mila euro a famiglia, il resto a due ospedali di Emergency). «Parlando col notaio Marco Aveta, da noi incaricato per gestire (attraverso i sindaci da me scelti come "i magnifici 7"), la consegna delle somme da devolvere alle famiglie in stato di estrema difficoltà, ho appreso con un certo disgusto che, per motivi burocratici comunali, i "magnifici 7" non hanno ancora indicato al notaio i nominativi delle famiglie beneficiarie». Nessuno avrebbe risposto, tranne Pisapia ammettendo tali problemi, sostiene Adriano. Celentano poi accusa il sindaco di Roma Gianni Alemanno che gli aveva tempo fa inviato un sollecito: il cantante gli aveva risposto che la causa erano i ritardi Rai. «Ora – aggiunge – i soldi ce li hai da un mese e il notaio sta ancora aspettando che "Voi" sindaci gli mandiate i nominativi». Il Molleggiato, mette così anche le mani avanti per prevenire critiche personali. «Ciò che sconcerta è la lentezza con cui vengono gestite certe operazioni, come per esempio gli aiuti a chi è in difficoltà». Anche i telespettatori cattolici dell’Aiart chiedono chiarezza: «Le uscite di Celentano non ci sono mai piaciute. Ma almeno la sua partecipazione a Sanremo una cosa buona l’aveva prodotta: il suo compenso sarebbe andato a famiglie povere. Quali sono i problemi burocratici?». Il Comune di Firenze replica: «Siamo pronti con i nostri progetti: appena arriveranno i soldi, provvederemo». Invece da Roma, la portavoce del sindaco Alemanno replica che «solo in data 8 maggio 2012 Roma Capitale ha ricevuto una lettera del notaio con cui non viene assolutamente inviato il bonifico ma, al contrario, vengono dettate precise, articolate e "vincolanti" disposizioni procedurali» che comportano «complesse procedure contabili» peraltro già attivate. In serata Alemanno e Claudia Mori si sono sentiti telefonicamente per superare i cavilli burocratici rendendo così più rapido l’arrivo dei soldi ai destinatari.
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