sabato 29 agosto 2015
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La residenza estiva del Papa apre le porte al pubblico. Dal 12 settembre Castel Gandolfo, musealizzato, sarà visitabile dai turisti. E sarà possibile accedere ai Musei Vaticani, la Cappella Sistina e le Ville Pontificie con un ticket "full day". A Castel Gandolfo, ogni sabato, si potrà arrivare direttamente con il trenino della stazione vaticana utilizzato solitamente solo per eventi speciali. Spiega i dettagli della nuova veste della residenza estiva dei papi, Sandro Barbagallo, curatore delle collezione storiche dei Musei Vaticani. "Il visitatore - racconta Barbagallo - rivivrà in un certo senso cinquecento anni di pontificato attraverso ritratti, divise e cimeli appartenuti ai papi. A partire da Giulio II sino a papa Francesco". L'apertura del museo-Castel Gandolfo sarà ufficializzata il prossimo 11 settembre quando, dalla stazione del Vaticano, partirà il trenino a vapore per i media. "Per l'occasione - riprende Barbagallo - sarà utilizzato un vagone di grande valore simbolico. Lo stesso che utilizzò Giovanni XXIII quando si recò a Loreto". Era il 4 ottobre 1962 e il "Papa buono" andava ad affidare alla Madonna e al Poverello il Concilio Vaticano II, che doveva cominciare a giorni. Il curatore delle collezioni storiche racconta quello che i visitatori potranno ammirare a Castel Gandolfo: "Al primo piano del Palazzo, sistemati in sei sale, si potranno vedere 51 ritratti dei pontefici in 500 anni di pontificato. In mostra ci sono anche abiti liturgici, divise e la sedia gestatoria di Pio IX restaurata per l'occasione". Si potrà vedere uno splendido trono utilizzato per ottant'anni nella Sala del Concistoro. E nel cortile ci sarà la Bmw che Giovanni Paolo II utilizzava negli spostamenti estivi a Castel Gandolfo.

Il percorso turistico si completa con una vista specialissima: i visitatori saranno accompagnati sotto il balconcino degli Angelus. "In questo modo - spiega Barbagallo - ognuno potrà avere la stessa prospettiva del Papa davanti ai fedeli". Particolarmente suggestiva, poi, la vista dalle finestre che si affacciano sul lago. La musealizzazione della residenza estiva dei papi non impedirà, naturalmente, al Papa e a Benedetto XVI, che quest'estate ha trascorso tre settimane a Castel Gandolfo, di andare quando lo vorranno. "La parte adibita a museo della Villa Pontificia non andrà in alcun modo ad intaccare l'appartamento privato e di rappresentanza del Pontefice che, del resto, vengono puliti ogni giorno", sottolinea Sandro Barbagallo. E poi osserva che il fatto che Francesco, da quando è salito al soglio di Pietro, non abbia mai trascorso le vacanze nella residenza estiva non rappresenta un 'unicum' nella storia dei pontefici. "Sono tantissimi - fa notare - i papi che, negli anni, non sono andati a Castel Gandolfo. A parte Benedetto XIV e Clemente XIII che lo hanno utilizzato tantissimo, Pio VI per venticinque anni non si è fatto vedere a Castello. Nonostante ciò, il Palazzo resta e resterà sempre luogo deputata ad accogliere il Papa nella sua residenza estiva".
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