mercoledì 20 maggio 2009
A due mesi dai Mondiali di Roma la commissione della Federazione internazionale incaricata di approvare i modelli in uso, ha omologato soltanto 202 combinazioni su 348: tra i bocciati e anche quelli ndossati dal francese Alain Bernard, da Federica Pellegrini e dall'altro francese Frederick Bousquet per i loro record.
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Caos costumi nel nuoto a due mesi dai Mondiali di Roma. La commissione della Federazione internazionale incaricata di approvare i modelli in uso, ha omologato soltanto 202 combinazioni su 348: 10 sono stati bocciati e 136 dovranno essere modificati. Tra i costumi non omologati anche la "X-Glide" dell'Arena e la "Jaked 01" indossati dal francese Alain Bernard, da Federica Pellegrini e dall'altro francese Frederick Bousquet per i loro record mondiali del mese scorso. La Fina non ha ancora precisato se la non omologazione implichi o meno l'invalidamento dei primati."La Commissione della Fina incaricata dell'approvazione degli indumenti per il nuoto, formata da rappresentanti dell'esecutivo Fina, del comitato tecnico Fina per il nuoto, dalla commissione allenatori Fina, dalla commissione atleti Fina e dal consigliere legale Fina, si è riunita il 18 maggio 2009 a Losanna - afferma in un comunicato la Federazione internazionale nuoto - e, dopo aver esaminato 348 costumi di 21 produttori, ha avanzato le sue proposte all'esecutivo Fina, che ha deciso quanto segue:- 202 costumi approvati;- 10 costumi bocciati per non aver passato i test di galleggiabilità e/o di spessore;- 136 costumi da modificare in conformità alla Carta di Dubai (norma 3.1 c), in quanto non soddisfano le specifiche richieste secondo cui 'il materiale per i costumi da nuoto non deve essere costruito per, o includere elementi/sistemi che creino effetti   da immagazzinamento di aria/acqua durante l'uso'. I produttori hanno ora un termine di 30 giorni (fino al 19 giugno 2009) per ripresentare all'approvazione della Fina lo stesso costume con le modifiche corrispondenti (Carta di Dubai, regola 4.3 d)".Sconcerto della Federazione Italiana. La Federnuoto ha espresso "sorpresa" per la mancata omologazione del costume Jaked J01, che dispone a suo avviso dei requisiti necessari per l'omologazione. "In relazione al comunicato della Federation Internationale de Natation Amateur relativo all'approvazione dei costumi, conseguente alle riunioni del 18 e 19 maggio, a Losanna - afferma un comunicato - la Federazione Italiana Nuoto apprende con sorpresa che non è stato approvato l'uso del Jaked J01 benché il costume - come dimostrato da test effettuati da scienziati indipendenti scelti dalla Fina stessa - disponga dei requisiti individuati dalla Dubai Chart sia in termini di spessore sia di spinta idrodinamica"."Nonostante ciò - aggiunge la nota della Fin - risulta sia stata richiesta dalla Fina una modifica del costume da sottoporre entro 30 giorni per l'ipotesi che 'il tipo di costruzione può causare effetti significativi nel trattenere aria all'interno quando indossato dai nuotatorì". "La Federazione Italiana Nuoto considera questo approccio assolutamente non scientifico: nessun test, infatti, è stato effettuato ai fini di dimostrare tale ipotesi, che la Federazione Italiana Nuoto respinge nel merito e nel modo. La Federazione Italiana Nuoto - conclude il comunicato - ritiene che una mera congettura non possa essere assunta come discriminante in una materia tanto delicata e si riserva ogni ulteriore valutazione ed azione in proposito".
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