venerdì 4 settembre 2015
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Per Rocco Hunt è ancora "nu juorno buono", come cantava nel 2014 conquistando la sezione Giovani del festival di Sanremo e affermandosi come rivelazione del nuovo rap italiano , ispirato però ai sentimenti positivi e al riscatto della sua terra campana martoriata. Dopo il disco di platino con “’A verità 2.0” adesso Rocco è alla prova del nove, con un nuovo album in uscita anticipato dal singolo "Vene e vvà", in radio e in digitale da oggi. Un omaggio al re del reggae Bob Marley che in realtàà è un inno a cercare di tornare noi stessi, a non perdere la nostra vita nei cellulari e a riprenderci anche un ambiente purtroppo contaminato.

“Ci hanno sporcato il mare e il futuro dei nostri figli" canta Rocco in un video la cui prima immagine mette un brivido, ripensando alla foto del piccolo siriano morto sulle spiagge della Turchia: il cantante è un naufrago, aggrappato a un tronco e sbattuto su una spiaggia. Scopriremo, poi, che è un sopravvissuto alla catastrofe del nostro mondo moderno, distrutto dall'uomo, ma il brano è solare e positivo ed invita a tornare alla semplicità e alla natura, perché "non serve essere ricco, il verò ricco lo è dentro". «“Vene e Vvà” perché “tutto viene e tutto va” – spiega Rocco Hunt – in particolare le cose materiali, che stanno portando il mondo alla sua distruzione, mentre restano solo i principi dell'uomo, tramandati di generazione in generazione».
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