martedì 27 aprile 2010
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La speranza adesso si colora di nerazzurro. L’Inter che sabato ha “risorpassato” la Roma, domenica sera si è ritrovata nuovamente da sola in vetta a più due. E adesso con tre gare (Lazio, Chievo e Siena) tutte alla portata. L’unico pericolo potrebbe essere rappresentato dall’impegno di domenica all’Olimpico contro la Lazio, in un 2 maggio che rievoca gli spettri di quel fatale 5 maggio 2002. Quel giorno peraltro l’Inter scenderà ancora in quello stadio per la finale di coppa Italia con la sua inseguitrice indefessa e a sorpresa, la Roma.Ma anche a volersi rifare ai precedenti maggesi, lo scenario e il clima ad Appiano Gentile è nettamente mutato. E poi l’Inter è tonica di testa e di gambe e asseconda al meglio le ambizioni speciali del suo tecnico José Mourinho. Un allenatore voluto fortemente da patron Moratti per tornare a vincere in Europa. E quella di domani a Barcellona è la gara che potrebbe regalare ai nerazzurri il pass per la finalissima del 22 maggio a Madrid. La finale anticipata è però quella del Camp Nou che per la stampa spagnola è «la partita del secolo» e anche «il più grande spettacolo del mondo». Una gara per niente scontata nonostante il 3-1 e che i catalani guidati da Pep Guardiola sono convinti di poter ribaltare a proprio favore. «È la situazione perfetta per l’Inter, ma abbiamo tutto per rimontare: il pubblico, il campo. Spero in un arbitraggio più neutrale rispetto a quello dell’andata», è l’appello del centrocampista del Barça e della nazionale spagnola, Xavi. Il riferimento è all’arbitraggio un po’ casalingo dell’andata da parte del portoghese Benquerenca, definito dalla stampa spagnola, «l’amico di Mourinho». Domani sera al Camp Nou la sfida di ritorno sarà arbitrata dal belga De Bleeckere. «È un direttore di gara molto bravo - ha argomentato Moratti - e non credo si lasci condizionare da quella che è stata una campagna mediatica molto mirata. A Barcellona sarà una gara emozionante, sappiamo com’è il clima, ma i nostri giocatori hanno perfettamente in mente quello che stanno facendo, lo sanno Mourinho e i tifosi». Mourinho è in ansia per le condizioni del suo regista e “amuleto” Wesley Sneijder che ha accusato un risentimento muscolare dopo la gara con l’Atalanta. Il tecnico portoghese non avrà a disposizione nemmeno lo squalificato Stankovic. Se Sneijder dovesse farcela verrebbe affiancato sulla trequarti da Eto’o e Pandev con Milito unica punta. Se l’olandese dovesse dare forfait, torna a sperare per una maglia da titolare anche il “bocciato” Mario Balotelli.«Non ci scommetterei troppo, ma credo ci possa essere la possibilità che Balotelli segua la squadra a Barcellona. Tuttavia è più facile che tutto si rimargini dopo la gara al Camp Nou», è il commento del presidente Massimo Moratti che sabato scorso era piombato ad Appiano e indotto Balotelli a prendersi qualche giorno di riposo.Nel clan nerazzurro, nonostante ieri si sia allenato regolarmente, la posizione del “genio ribelle” rimane delicata. I tifosi non lo vogliono più, ma nell’ambiente nerazzurro si cerca di pensare solo a questo match del Camp Nou e anche il campionato per un giorno passerà in secondo piano. «Mi sono risvegliato pensando al Barcellona – ammette il patron nerazzurro – . In campionato un punto in più o in meno cambia poco: ci sono comunque tre partite molto importanti sia per noi che per la Roma».
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