mercoledì 28 luglio 2010
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Serafico e letale, con l’immancabile carota tra gli incisivi, alla prima apparizione Bugs Bunny fu subito star. Era il luglio di 70 anni fa quando il coniglio della Warner saltò fuori dal suo buco per la prima volta per dare da filo da torcere al cacciatore Taddeo in A Wild Hare. Da allora la stella non si è mai appannata.Amabilmente perfido, imbroglione e sbruffone, il coniglio biancogrigio arrivò a pronunciare la sua battuta d’ingresso «What’s up doc?» («Che succede amico?») dopo essere passato da una lunga gavetta, partita almeno un paio di anni prima dalla matita di Ben Hardway, e poche apparizioni. Qualcuno poi insinua che Bugs sarebbe apparso prima di tutti in livrea marrone e pullover con il nome di Max la lepre in La lepre e il coniglio, un cartoon Disney che vinse l’Oscar nel 1934. Se anche una somiglianza c’è, la stoffa è ben diversa. Il Bugs Bunny vero e inimitabile nasce nel 1940 dalla matita di Tex Avery, geniale disegnatore e regista che spinse i cartoon verso una comicità slapstick e le soglie dell’assurdo. «In un cartone animato puoi fare tutto», diceva Avery. E di tutto sapeva fare Bugs Bunny, capace di vincere in ogni situazione e contro ogni logica. Tanto che alla Warner iniziarono a temere che risultasse antipatico. I suoi autori, tra i quali c’era anche Chuck Jones, lo circondarono allora di antagonisti che ricorressero a tranelli e minacce. Offeso, Bugs poteva affermare allora: «Naturalmente ti rendi conto che questo significa guerra». Una battuta subito ripresa da Groucho Marx.E alla guerra Bugs Bunny ci andò davvero, in una serie di cartoni animati di propaganda in cui affrontava Hitler e Goering o i giapponesi (fino a travestirsi da imperatore Hiroito). Cessato il conflitto rientrò nei ranghi senza perdere la sua ordinaria follia. I tentativi di aggiornarlo (nel 2005 hanno creato un improbabile Ace Bunny, moderno coniglio supereroe) non hanno fatto che rafforzare il fascino anarchico dell’originale. Nel 1988 in Chi ha incastrato Roger Rabbit incontrò il suo "rivale" buonista Topolino. Fu tregua armata: per contratto i due dovevano stare sullo schermo per un tempo identico.Per questo in quel film compaiono sempre nelle stesse scene.
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