sabato 25 gennaio 2014
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La macchina da presa, stavolta, è come fosse dietro gli occhi di Leo, il leader, e del suo "vice" Vale, di Davide il bello, Toni il furbo, Cris la ragazza. Dietro gli occhi di Rocco, l’imprescindibile, che è in coma da otto mesi. Come fosse dietro i loro cuori ragazzini, i loro dolori, le paure più terribili e le loro risate. Macchina da presa che non apre troppo in campi larghi. Molti più quelli stretti e profondi sui loro combattimenti contro il male e contro certe solitudini, sulla voglia di non arrendersi. Così è loro anche la prospettiva in questo racconto della malattia che si dipana parlando della vita e dei sorrisi dentro il «castello» che è l’ospedale pediatrico, contro il «drago», che è il tumore o l’anoressia o il coma o le conseguenze di un incidente, brandendo le «spade» della forza interiore, ma anche quelle formidabili d’appartenere al gruppo di chi porta il «braccialetto rosso» che ti hanno messo al polso appena prima d’entrare in sala operatoria.L’avesse scritta Alexandre Dumas – questa fiction che si chiama proprio Braccialetti rossi – da qualche parte avrebbe nuovamente usato «uno per tutti e tutti per uno». È invece tratta dal libro (autobiografico) di Albert Espinosa Braccialetti rossi e basata su un format spagnolo. Sei puntate in onda su Raiuno da domani sera alle 21.10, con la regia di Giacomo Campiotti e la sceneggiatura di quest’ultimo e Sandro Petraglia (prodotte da Carlo Degli Esposti e Nicola Serra con Max Gusberti). E la colonna sonora di Niccolò Agliardi (che ha composto nove inediti che escono ora nel cd Braccialetti rossi) e cinque successi di Laura Pausini, Vasco Rossi, Tiziano Ferro, Emma Marrone ed Emis Killa. Un filo narrativo che è l’amicizia, la solidarietà e il coraggio per affrontare quanto a undici o quattordici o diciassette anni non potevi aspettarti e nemmeno concepire. Sei ragazzini che via via diventano inseparabili, insuperabili. La malattia li ha presi brutalmente di petto, loro cercheranno (e troveranno) l’uno negli altri molte ragioni per non mollare.Nulla è facile. Attraverseranno vittorie e sconfitte, ansie, difficoltà di genitori separati e assenze di papà troppo impegnati. E attraverseranno le loro diversità, che reciprocamente sapranno smussare. Il sedicenne Leo è forte, generoso, sensibile e nasconde bene quanto ha dentro. Davide è aggressivo, irritante, non vede l’ora di andarsene. Cris ha diciassette anni ed è confusa, in cerca di se stessa. Rocco, undici anni, è la voce narrante: «Lo so, è giorno, non dovrei dormire e invece dormo sempre da otto mesi. Da qui sento tutto, vedo tutto, rido se c’è da ridere, piango se c’è da piangere, mi arrabbio, mi annoio, mi diverto, mi commuovo... Però nessuno lo sa».Amano la vita e, come spesso o quasi sempre accade, nella situazione estrema, scopriranno di avere una forza sconosciuta. Capiranno che il destino non esiste, che lo si può scrivere e insieme viene meglio. Useranno intelligenza, ironia, fantasia. Piangeranno, certo. Si sentiranno qualche volta persi. Ma la macchina da presa dietro il loro occhi ci porterà in un mondo reale e insieme favoloso, duro, fatto di avventura e momenti difficilissimi: «A dimostrazione – dice il regista – che quando la domanda è alta, anche la risposta lo è. E anche dei "ragazzi di oggi"». Hanno recitato su un filo di rasoio. Ancora Campiotti: «Ho cercato di realizzare un film che faccia commuovere, ma anche sorridere. Di parlare di valori, ma senza retorica. E di raccontare il dolore, ma avere un film pieno di vita». Il produttore non usa mezzi termini: «Ho sempre detestato l’uso ricattatorio dei bambini nelle storie, il bimbo che sta male – dice Carlo Degli Esposti –. Ma questa storia mi ha convinto e ho acquistato i diritti al volo». Quando i sei ragazzi sono arrivati a Fasano di Puglia (location della fiction), per prima cosa hanno ricevuto un regalo. Il naso rosso da clown.Così quando Vale esce dalla sala operatoria, ancora intorpidito dall’anestesia, riportandolo nella sua stanza l’infermiere che spinge il suo letto lo fa correre nei corridoi, per fargli «sentire il vento». Così lui e Leo sulle loro sedie a rotelle s’infilano di nascosto nella cucina per "rubare" due cestini di fragole. Così Cris verrà corteggiata da entrambi e chissà lei, dopo aver scoperto l’innamoramento, come farà a uscirne senza sacrificare l’amicizia per l’altro...
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