sabato 8 luglio 2017
In testa la Mercedes del finlandese davanti alle Ferrari di Vettel e Räikkönen
Valtteri Bottas e Sebastian Vettel

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La pista non è la più corta del mondiale (il record è Montecarlo) di sicuro è quella dove ci si impiega meno tempo a percorrere un giro, appena 64 secondi, una sciocchezza che non fa capire chi è migliore e chi no e infatti dopo una sessione di qualifica serrata, alla fine appena 42 millesimi di secondo hanno separato la Ferrari di Vettel dalla Mercedes di Bottas in pole position. Una pole in "corto-circuito" verrebbe da dire e infatti per il futuro l'impianto dovrebbe essere allungato in maniera decente, ma proprio perché il tracciato è il più breve del mondiale, i distacchi su questa pista, specie quelli minimi, non hanno alcun valore. I millesimi che separano Vettel da Bottas sono poca cosa non paragonabile a nessun vantaggio particolare per chi è davanti e per chi è indietro, una inezia da battito di ciglia per intendersi. Per contro beccarsi mezzo secondo dal compagno di squadra, come accaduto a
Räikkönen quarto con la seconda Ferrari, è segno di qualcosa che non va perché il discorso del pistino vale anche al contrario perché se il distacco minimo non ha senso, beccarsene uno enorme indica che qualcosa è andato storto e di brutto anche. Fatto sta che la griglia del GP d'Austria sarà rivoluzionata dalla penalizzazione di Hamilton che da terzo scivola all'ottavo posto per aver sostituito il cambio e si è preso cinque posti in meno sulla griglia. Per Vettel potrebbe essere il colpo giusto a metà stagione, tutto dipende dall'aziendalista Bottas alla prima curva, visto che il finlandese, seconda pole della carriera, pare più intenzionato a fare da tappo ai ferraristi che pensare ad andare al comando senza problemi. Le gare precedenti infatti lo hanno visto o frenare Vettel alla prima curva o scontrarsi con Räikkönen poco dopo, non è il massimo della fiducia...

La griglia sarà quindi cambiata grazie alla penalizzazione di Hamilton, con Räikkönen terzo in seconda fila al fianco Ricciardo e poi Verstappen e Grosjean in terza linea, che con la Dallara Haas si è bloccato proprio sul finire delle prove vanificando l'ultimo attacco della Ferrari alla pole position. «Tutto dipende dalla partenza», ha detto Bottas con Vettel che ha ribadito lo stesso concetto mentre per Hamilton, che al mattino ha subito l'esplosione del disco del freno anteriore destro in una staccata da 330 all'ora (il disco era Carbone Industrie ed era nuovo!) non cambia l'approccio alla corsa: «Continuerò a fare quello che ho sempre fatto anche se parto in quarta fila, non cambia nulla». Poi sul traguardo, nelle interviste di rito condotte da Davide Valsecchi per Sky Sport (Davide è ex campione del mondo GP2) a una precisa richiesta di stringersi la mano, Hamilton e Vettel si sono girati dall'altra parte impedendo la pacificazione ufficiale davanti al pubblico. Solo che sono stati pizzicati dalla telecamera mentre andavano alle operazioni di verifica scambiarsi strette e pacche. Quindi ufficialmente si mantiene una visione, dall'altra va tutto normale. Le stranezze della F.1...

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