martedì 16 agosto 2016
Atletica ancora nel segno di Bolt
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Per la terza volta di fila Usain Bolt si siede sul trono olimpico dei 100 metri. Non c’è rivale che tenga, quando il giamaicano è in forma è imbattibile. Nessuno come lui nella storia. Carl Lewis aveva vinto due edizioni consecutive, il Lampo di Trelawny arriva a tre, mettendosi al collo la settima medaglia d’oro a cinque cerchi. Correndo in 9”81 Bolt rispedisce al mittente l’assalto di Justin Gatlin (9”89). Che Bolt fosse in forma lo si era già intuito dalle semifinali, dove in scioltezza aveva stampato il suo miglior tempo dell’anno a 9”86, portandosi dietro De Grasse al personale con 9”92. Gatlin aveva risposto con un altrettanto semplice 9”95. E così nell’atto conclusivo il Lampo si è presentato in sesta corsia con Jimmy Vicaut, unico europeo in lizza, a separarlo da Gatlin. Due giamaicani, due americani, un canadese, un sudafricano, un ivoriano e un francese fra gli otto più veloci del pianeta. Il tutto venti minuti dopo che il sudafricano Wayde Van Niekerk ha demolito il record del mondo dei 400 (43”03), cancellando Michael Johnson. Per la prima volta alle Olimpiadi i finalisti escono uno alla volta dal tunnel. La presentazione di Bolt è accolta tra gli applausi, quella di Gatlin tra i fischi. Il giamaicano, da buon istrione, scherza col pubblico. Mostra il pettorale, poi allarga le braccia, infine invita al silenzio. L’americano è invece una sfinge. Allo sparo Gatlin è più lesto del Fulmine, ma come ai Mondiali di Pechino il lanciato di Bolt è regale e agli ottanta metri si compie il sorpasso. Bolt alza gli occhi guarda il maxi-schermo e taglia il traguardo battendosi il petto. Sul terzo gradino del podio sale il canadese Andrè De Grasse, bravo a migliorarsi ancora fino a 9”91. In sei finiscono sotto i 10 secondi, con Blake quarto in 9”93, il sudafricano Simbine quinto in 9”94 e l’ivoriano Meitè sesto in 9”96. La regina dei 100 donne non è più Shelly Ann Fraser, ma la più giovane connazionale Elaine Thompson. La ventiquattrenne studentessa all’Università tecnologica di Kingston ha spodestato la due volte campionessa olimpica, finita solo terza. Tra le due caraibiche si è inserita l’americana Tori Bowie. Tre giamaicane, due statunitensi, una trinidegna, un’ivoriana e un’olandese si sono contese la corona della velocità in rosa. Sulla linea di partenza è stato un festival di colori e pettinature stravaganti. Tra tante mine vaganti si è inserita la decisa Thompson, già argento iridato l’anno passato nei 200, che scattata meglio della concorrenza ha resistito fino al termine, tuffandosi nell’oro in 10”71. La Bowie ha rimontato una spenta Fraser e si è rivestita d’argento in 10”83. Alla parrucchiera di Kingston è restato soltanto il bronzo con 10”86, una medaglia acchhiappata con le unghie visto che l’ivoriana Ta Lou (seguita managerialmente dal bresciano Federico Rosa) le è finita alle spalle per soli 5 millesimi. Quinta con 10”90 l’olandese Dafne Schippers, unica europea dell’allegra compagnia. Se la prova più breve al femminile ha cambiato regina, quella più lunga al maschile ha confermato sul trono il proprio re. Nei 10.000 il sovrano indiscusso è ancora Mo Farah. Il britannico dai natali somali ha trionfato nonostante una caduta a metà gara, aspettando più del solito per lanciare la volata, ma abbattendo i rivali quando ha accelerato prima dell’ultima retta. Il gesto del Mobot ha suggellato il secondo successo di fila a cinque cerchi per Farah, oro in 27’05”17 (giro finale in 55”37, ultimo mille in 2’28”24). Al britannico si sono inchinati gli africani: il keniano Paul Tanui (scuderia Rosa) è stato d’argento in 27’05”64, l’etiope Tamirat Tola ha acchiappato il bronzo in 27’06”26. Quinto l’americano Galen Rupp, unica macchia bianca in un festival di colore. Se un britannico si è confermato, altri due hanno abdicato. Greg Rutherford, solo terzo con 8.29, ha consegnato lo scettro del lungo all’americano Jeff Anderson (8.38), che all’ultimo salto ha beffato di un centimetro il sudafricano Luvo Manyonga (8.37). Jessica Ennis ha invece abbandonato la poltrona dell’eptathlon. La campionessa di Londra ha chiuso in rimonta tra lungo, giavellotto e 800, ma non è riuscita ad acciuffare la 21enne belga Nafissatou Thiam per soli 35 punti: 6810 a 6775. Bronzo alla canadese Brianne Theisen-Eaton (6653).
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