venerdì 16 novembre 2012
​L'annuncio di voler tornare a occuparsi  della squadra, smentendo l'ipotesi di un'apertura dell'azionariato a investitori cinesi. È servita soprattutto per caricare il suo Milan alla vigilia della trasferta con il Napoli la visita di Silvio Berlusconi al centro sportivo di Milanello.
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L'annuncio di voler tornare a occuparsi "da vicino" della squadra e l'assicurazione che, nonostante la sconfitta subita in casa dal Bologna, Massimiliano Allegri gode di tutta la sua fiducia. È servita soprattutto per 'caricare' il suo Milan alla vigilia della trasferta con il Napoli la visita di Silvio Berlusconi al centro sportivo di Milanello. L'elicottero di Berlusconi è atterrato intorno a mezzogiorno. Ad attenderlo, oltre ai giocatori e agli uomini dello staff, c'era una ventina di tifosi. Prima una stretta di mano a calciatori e allenatore, con un abbraccio per Stephan El Shaarawy, e poi un breve discorso - circa 10 minuti - davanti a tutta la squadra chiamata a raccolta. Infine l'incontro con i giornalisti per garantire che Allegri resta al suo posto. "Il Milan - ha osservato - ha una sua tradizione. Solo due volte in 26 anni ha cambiato un tecnico in corsa. Siamo persone serie e abbiamo un rapporto molto buono con Allegri, che è un'ottima persona, come uomo prima ancora che come allenatore". Il presidente del Milan ha ricordato i risultati ottenuti dal tecnico rossonero: "ci ha fatto vincere uno scudetto due anni fa e l'anno scorso eravamo lì lì". Poi qualche battuta sui calciatori più in vista del momento: come Balotelli che "mi piace molto" o Ibrahimovic che rappresenta "un rimpianto". Infine una smentita sul possibile ingresso di investori cinesi nell'azionariato del Milan. "Non c'è nulla di vero", ha tagliato corto Berlusconi chiarendo che i cinesi al massimo "verranno a fare gli sponsor perché non c'è nulla d'altro in vista".
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