venerdì 31 gennaio 2014
COMMENTA E CONDIVIDI
Negli anni Sessanta divennero una serie tv in bianco nero, negli Ottanta una serie di animazione giapponese di culto, con una sigla di quelle che non ti dimentichi più. Ora i racconti di Cécile Aubry sono diventati un film per il grande schermo, che in Francia ha incassato oltre 30 milioni di dollari e conquistato 2.6 milioni di spettatori risollevando le sorti del botteghino nazionale mai così basso negli ultimi cinque anni. Dietro la macchina da presa Nicolas Vanier, un regista da molti anni impegnato a raccontare con i suoi spettacolari documentari il rapporto tra uomo e natura, la bellezza delle montagne e l’importanza del rispetto dell’ambiente. Un bambino, un cane e i Pirenei: sono loro i protagonisti di Belle & Sebastien, da ieri nelle nostre sale dopo essere stato presentato in anteprima nella sezione «Alice nella Città» del Festival di Roma. Sebastien (il delizioso Félix Bossuet, scelto tra 2400 bambini), piccolo orfano di sette anni, trascorre il suo tempo al pascolo con il nonno adottivo, il pastore Cesar, che come tutti gli abitanti del suo villaggio sulle Alpi francesi dà la caccia alla "bestia", feroce animale ritenuto responsabile dell’uccisione di molti animali. Il piccolo però è l’unico a scoprire che il temuto predatore è in realtà un dolcissimo, candido pastore dei Pirenei sfuggito a un padrone violento. La profonda amicizia tra il bambino e il cane, piatto forte delle serie tv, viene qui rimpolpata da un contesto storico forte che aggiunge tensione al plot. La vicenda si svolge infatti durante la Seconda Guerra Mondiale, nella Francia occupata dai nazisti, e si intreccia con quella dei partigiani impegnati ad aiutare gli ebrei a fuggire attraverso le montagne e raggiungere la Svizzera. Una variazione rispetto ai racconti della Aubry che è piaciuta al figlio della scrittrice (scomparsa nel 2010), Mehdi El Glaoui, protagonista della vecchia serie live action e questa volta nei panni di un pastore. Il segreto di tanto successo? La semplicità con la quale vengono messi in scena emozioni, sentimenti, avventura e i conflitti interiori del piccolo protagonista che fa i conti anche con una madre scomparsa e ancora cercata. Ed è davvero difficile dire se sia più irresistibile Sebastien con il suo faccino dolce e sbarazzino o il cagnone Belle che in sala strappa sospiri di tenerezza e gli applausi dei bambini. Non guasta poi che il film sia patrocinato dall’Oipa, Organizzazione Internazionale per la Difesa degli Animali la quale riceverà in donazione parte degli incassi per ogni biglietto venduto negli Uci Cinemas dal 30 gennaio al 28 febbraio.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: