giovedì 16 aprile 2015
​La grande partita del giocatore azzurro a Boston che si rivela un autentico campione della Nba.
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Due anni condensati in una notte. Dopo un paio di stagioni passate a scaldare le panchine di Detroit e Boston l’azzurro Gigi Datome ha avuto la sua occasione e non se l’è lasciata sfuggire. Nell’ultima partita della regular season della Nba, il campionato di basket statunitense, i Celtic Boston sfidano i Milwaukee Bucks e, con la qualificazione ai playoff già assicurata, decidono di dare tempo in campo a quell’italiano barbuto prelevato un paio di mesi fa da Detroit. Datome gioca 27 minuti e segna 22 punti, a fine serata è il miglior realizzatore della partita. Boston vince e festeggia. E comincia a guardare con occhi diversi il giocatore azzurro, che nella capitale delle automobili era utilizzato esclusivamente per completare la lista dei giocatori da presentare all’arbitro e nel New England hanno sempre considerato un rincalzo da utilizzare qualche secondo per dare fiato ai titolari. «Avevo voglia di mettermi alla prova con questi campioni ed è stata dura non averne la possibilità. Ho lavorato per farmi trovare pronto. Adoro giocare, la Nba è fantastica ma stare sempre in panchina faceva male», parole pacate nonostante l’amarezza accumulata partita dopo partita nel ruolo di spettatore. La sua rivincita se l’è presa in campo. Dopo tanta dura gavetta e l’imbarazzo della momentanea cessione in D-League (la lega minore della Nba) ha fatto parlare il suo braccio e ricordato a tutti che era arrivato negli States con la fama di “sniper” (cecchino). Fino a un paio di mesi fa sembrava inevitabile il suo ritorno in Italia, ora invece vede aprirsi uno scenario tutto nuovo. «Un certo contesto, una certa squadra può cambiare la stagione di un giocatore. Da quando sono qui l'obiettivo è essere performante e contribuire al meglio, ora l'asticella si alza ed è sempre bello avere nuovi stimoli», dice Datome godendosi questo momento magico. E anche lui, come Belinelli - campione in carica con gli Spurs -, Gallinari e Bargnani potrebbe stabilirsi definitivamente da queste parti. Ora Boston, nel primo turno dei playoff, ha di fronte un’impresa impossibile contro i Cavaliers del fuoriclasse LeBron James. «Cleveland punta al titolo, noi ai playoff non ci dovevamo neanche esserci. Giocheremo da Cenerentola godendoci l'esperienza e senza alcun timore reverenziale», afferma serafico Datome. Tanto lui la sua sfida personale l’ha già vinta.
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