mercoledì 18 maggio 2011
Cinque anni dopo l’addio di Schumacher, il figlio di Keke potrebbe sostituire nella prossima stagione Felipe Massa.
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È partito il toto piloti per la prossima stagione e fra le voci dei box, la più clamorosa coinvolge la Ferrari e Nico Rosberg. Anche se la Rossa ha un accordo in essere con Felipe Massa per il prossimo anno, le voci di un contatto con Rosberg si sono fatte insistenti e nessuno degli interessati ha smentito. La Ferrari conferma il contratto con Massa, ma si capisce che non sta a guardare l’evolversi degli eventi. Rosberg, figlio di quel Keke che fu campione del mondo con la Williams nel 1982, fa il pesce in barile e, anzi, fa capire che la cosa non gli dà assolutamente fastidio… «No che non mi dà fastidio e nemmeno mi crea problemi - dice Nico - il fatto di essere abbinato a una squadra come la Ferrari, che è il sogno di tutti i piloti. Mi fa solo piacere perché significa che finora ho fatto un buon lavoro e quindi per la mia carriera è positivo. Per quanto riguarda il clima in Mercedes, cambia poco. Abbiamo una sfida da affrontare e dobbiamo rendere competitiva una macchina che finora ci ha dato poche soddisfazioni». In fondo, Nico è il compagno di squadra di Michael Schumacher, ha Ross Brawn come responsabile tecnico alla Mercedes, ovvero ha a disposizione l’esperienza di due pilastri dei successi Ferrari del passato. E in più parla italiano, imparato a scuola a Montecarlo quando i suoi compagni di classe, in maggior parte italiani, lo escludevano perché parlavano la nostra lingua: «Sì, loro parlavano e io non capivo niente, così mi sono impegnato e ho imparato l’italiano. Poi vado spesso in Liguria, anche a mangiare il pesce o a correre coi kart, quindi è normale, stando a Montecarlo, masticare la vostra lingua». Nico parla anche tedesco perché è nato in Germania da padre finlandese, lingua che conosce perfettamente oltre all’inglese e al francese. Insomma un poliglotta simpatico, di bella presenza che sa farsi apprezzare anche dal punto di vista umano. Schumacher invece ha imparato l’italiano dopo cinque anni alla Ferrari, Rosberg parte avvantaggiato…A fare la differenza, ovviamente, sono altri fattori. Secondo Niki Lauda ora Rosberg è pronto per affrontare la sfida Ferrari: «Non è velocissimo, rispetto a Vettel va meno forte, ma è anche il pilota che nel corso delle ultime stagioni è cresciuto di più, continua a migliorare, quindi ha un potenziale ancora da esprimere. A Maranello, con la gente giusta, potrebbe completarsi. Ha l’età e l’approccio mentale giusto, secondo me sarebbe una scelta perfetta».Quando Rosberg correva coi kart, i suoi avversari erano Kubica, Hamilton e Sutil e fra questi lui era il più lento, ma secondo Kubica, il pilota della Renault feritosi nel rally di Andora lo scorso 7 febbraio, «Nico è quello che è migliorato di più, ha fatto tesoro delle esperienze ed è cresciuto tanto». Secondo Frank Williams invece, che lo ha avuto in squadra, Rosberg è una delusione: «È plafonato, non diventerà mai un vincente», dice secco sir Williams. Ma bisogna capirlo: Nico, con le sue monoposto, ha toppato le uniche due gare dove poteva vincere e la Williams è da tempo che non vince un GP di Formula 1: «Uno come Montoya si inventava qualcosa, Nico non mi sembra il tipo», conclude Frank. Ma perché la Ferrari ha pensato a Rosberg? Semplicemente perché Massa ormai ha concluso un ciclo e lo stesso brasiliano lo ha capito, ha bisogno di nuove sfide e un ambiente diverso. Per questo potrebbe lasciare la squadra. C’è poi da costruire anche il dopo Alonso, che avverrà fra qualche tempo ma bisogna costruirsi in casa il futuro e al momento, esclusi Hamilton e Vettel, che resteranno certamente alla McLaren e alla Red Bull, a breve l’unico di un certo livello che può liberarsi è proprio Nico Rosberg: «Calma però - frena il tedesco - ora ho una sfida davanti: vincere con la Mercedes, la Casa della Stella a tre punte, la stella d’argento come la chiamate voi italiani. Fatemi vincere questa sfida, poi parliamo del resto. Che se fosse targato Maranello, non mi dispiacerebbe affatto, se devo essere sincero…».
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