lunedì 2 agosto 2010
Si sono chiusi sull'emozionante 4x100 maschile i campionati continentali. Gara che ha portato all'Italia un altro argento (il quarto, che si aggiunge a due bronzi). Delusione, invece, da Andrew Howe che nel lungo è giunto solo quinto con 8,12 m, nella gara vinta dal tedesco Christian Reif con uno strepitoso 8,47, miglior prestazione mondiale dell'anno.
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Si sono chiusi sull'emozionante staffetta 4x100 maschile gli Europei di atletica degli azzurri a Barcellona. Gara che ha portato all'Italia un altro argento (il quarto, che si aggiunge a due bronzi). Delusione, invece, da  Andrew Howe che nel lungo è giunto solo quinto con 8,12 m, nella gara vinta dal tedesco Christian Reif con uno strepitoso 8,47, miglior prestazione mondiale dell'anno.E di più ci si attendeva anche dalla 4x400 maschile (Vistalli-Galletti-Licciardello-Barberi), che ha concluso all'ultimo posto una finale caratterizzata da cambi piuttosto burrascosi. Oro alla Russia, davanti a Gran Bretagna e Belgio.Nella 4x100 Roberto Donati, Simone Collio, Emanuele Di Gregorio e Maurizio Checcucci (36 primavere, età eccezionale per un velocista), con 38"17 hanno migliorato il primato italiano, cancellando quello che dal 1983 apparteneva a Tilli, Simionato, Pavoni e Mennea (38"37, argento mondiale a Helsinki). Ha fatto meglio solo la Francia guidata dal "marziano" Christophe Lemaitre, il primo a riuscire nella tripletta nella storia degli Europei: oro nei 100, 200 e nella 4x100. Ma l'Italia è lì, a soli 6 centesimi (38"11). Il bronzo è andato alla Germania (38"44). Dopo il traguardo il primo abbraccio dei quattro moschettieri azzurri è stato per il responsabile della velocità, Filippo Di Mulo.Il film della corsa racconta di un cambio tra Donati e Collio fulmineo come un flash. Cambio ancora perfetto tra Collio Di Gregorio. L'Italia è prima, cambia per l'ultima volta con circa un metro di vantaggio sui francesi, e l'attacco al rettilineo di Checcucci è un lampo. Il francese Mbandjock, uno da 10"08, fatica a recuperare. Ci riesce solo a pochi passi dal traguardo, ma l'oro deve sudarselo fino all'ultimo passo.Un bronzo era invece sfumato nella mattinata, quando Ruggero Pertile perdeva il podio nella maratona, dopo aver lottato anche per l'argento. Oro allo svizzero Viktor Rothlin in 2h15' 31", davanti allo spagnolo Chema Martinez e al russo Safronov, bronzo. Pertile è stato costretto a rallentare per crampi intorno al 38/o km, così superato da Safronov.Alla favorita Blanka Vlasic la gara dell'alto femminile: la due volte campionessa mondiale, con 2,03 si è messa alle spalle la svedese Emma Green (2,01 m) e la tedesca Ariane Friedrich (2,01 m). Solo qualche incertezza iniziale per la croata.  Nella staffetta 4x100 donne l'oro se l'è aggiudicato il quartetto ucraino (42"29), davanti alla Francia (42"45) e alla Polonia (42"68). Quest'ultima si è poi rifatta nel disco maschile, vincendo l'oro con Piotr Malachowski, che al quarto lancio ha ottenuto 68,87 m. Argento al tedesco Robert Harting (68,47 m), bronzo all'ungherese Robert Fazekas (66,43 m). Nella 4x400 donne sul podio Russia, Germania e Gran Bretagna. Italia quarta con il nuovo primato italiano: 3'25"71.La Francia ha rimpinguato il sul medagliere nei 3.000 siepi maschili, con l'oro di Mahiedine Mekhissi, vicecampione olimpico, che ha vinto in 8'07"87, sprintando davanti al connazionale Bob Tahri (8'09"28) ed allo spagnolo Jose Luis Blanco (8'19"05). Doppietta turca nei 5.000 donne, grazie a due atlete di origine etiopica. Oro a Alemitu Bekele, argento a  Elvan Abeylegesse, bronzo alla portoghese Sara Moreira. L'azzurra Elena Romagnolo è giunta sesta. Nei 1.500 donne oro alla spagnola Nuria Fernandez, davanti alla francese Hind Dehiba e alla connazionale Natalia Rodriguez.
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