sabato 15 luglio 2023
Gli archeologi hanno casualmente scoperto una struttura lunga 15 metri e di quattro filari di blocchi, che potrebbe essere parte di uno dei due porti dell'antica colonia di Megara Iblea
Le strutture emerse a Selinunte, potrebbero essere i resti di uno dei due porti della città

Le strutture emerse a Selinunte, potrebbero essere i resti di uno dei due porti della città - Ansa

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Il sito archeologico di Selinunte ha svelato una nuova sorpresa: è stata casualmente scoperta una struttura lunga 15 metri e composta da quattro filari di blocchi, con un'altezza di circa 1,80 metri. La scoperta si è verificata a breve distanza dalla presunta darsena collegata al mare, a circa un centinaio di metri dalla costa attuale. Gli studiosi ritengono che questa struttura potrebbe essere parte di uno dei due porti dell'antica colonia di Megara Iblea, che era un importante centro di traffici commerciali nel Mediterraneo.

Curiosamente, questa costruzione non è menzionata nei documenti dei viaggiatori tra il XVIII e il XIX secolo, né nelle descrizioni dei ricercatori dell'epoca. Si ritiene che sia molto antica e probabilmente fu distrutta o sommersa in un periodo remoto. Al momento, gli archeologi non avanzano teorie definitive sulla forma e sulla funzione originale di questa maestosa struttura, ma ipotizzano che potrebbe essere stata una struttura di contenimento sul fiume o le pareti di una darsena per le imbarcazioni, magari collegata alle 80 antiche fornaci scoperte più a monte o addirittura la base di un ponte sul fiume.

Tuttavia, gli studiosi sono certi che si tratti di un ritrovamento di grande interesse che potrebbe rivoluzionare la conoscenza della topografia dell'antica città di Selinunte. Il Parco archeologico, diretto da Felice Crescente, ha avviato un progetto multidisciplinare e avrà il compito di condurre ulteriori ricerche a partire da questa scoperta. Il reperto è stato rinvenuto durante i lavori di disboscamento e ripristino del Vallone del Gorgo Cottone, alla foce del fiume omonimo, lungo la riva occidentale. All'inizio, è emerso solo l'angolo di un blocco, mentre il resto era sepolto sotto uno spesso strato di sabbia e vegetazione recente, probabilmente accumulatisi dopo la Seconda guerra mondiale durante la sistemazione della zona dell'acropoli.

Le strutture emerse a Selinunte, potrebbero essere i resti di uno dei due porti della città

Le strutture emerse a Selinunte, potrebbero essere i resti di uno dei due porti della città - Ansa

L'archeologa Linda Adorno, responsabile della sorveglianza dei lavori, ha subito intuito l'importanza della struttura e ha garantito che fosse adeguatamente esposta. I lavori sono stati sospesi immediatamente per consentire indagini approfondite e una pulizia accurata dell'area. Linda Adorno, originaria di Castelvetrano e profonda conoscitrice dell'antica Selinunte, è collaboratrice scientifica dell'Istituto Archeologico Germanico di Roma. È stata supportata spontaneamente dalla collega Melanie Jonasch, presente nella zona per un altro progetto, e da un gruppo di studenti dell'Università di Palermo, impegnati contemporaneamente in una campagna di ricognizione urbana.

Grazie alla preziosa collaborazione di tutti, è stato possibile riportare alla luce l'intera larghezza della facciata della struttura. Gli archeologi ritengono che la posizione della struttura sulla sponda occidentale del Gorgo Cottone indichi un collegamento con il traffico navale del porto orientale, oggetto di studio dell'Università di Bochum. Senza dubbio, fa parte integrante del piano urbano della città greca, essendo perfettamente allineata alla rete stradale del sistema meridionale. Dieter Mertens, uno dei maggiori esperti dell'impianto urbanistico della colonia di Selinunte, ha accolto con entusiasmo la scoperta, ma sarà necessario attendere i risultati di ulteriori ricerche per definirne forma e funzione con maggiore precisione. Gli scavi condotti dai geoarcheologi, che indagano l'andamento del fiume e l'estensione della foce del Cottone in epoca antica, forniranno preziose informazioni per comprendere meglio questa struttura sepolta nel tempo.

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