mercoledì 13 maggio 2009
L'annuncio di Briatore. Così dopo la Ferrari, un altro team potrebbe ritirarsi se non cambieranno le regole Fia.
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La Renault lascerà la Formula 1 alla fine della stagione se nel 2010 le regole resteranno inalterate. Lo annuncia in un nota il n.1 della scuderia francese, Flavio Briatore, dopo che ieri la Ferrari aveva deciso lo stesso passo. «Se le decisioni del Consiglio Mondiale Fia del 29 aprile non saranno riviste, non avremo altra scelta che lasciare il Mondiale di F1 alla fine del 2009», spiega Briatore. Ieri la la defezione della Ferrari.  Stavolta la Ferrari non scherza: il mondiale 2010 di Formula Uno si potrebbe correre per la prima volta senza le rosse. La notizia choc è arrivata dal cda della casa del Cavallino che ha deciso che, se la Fia non farà una netta marcia indietro sulle regole, il 29 maggio, quando si chiuderà il termine per l'iscrizione al campionato, dalla Ferrari non arriverà nessuna richiesta.Il cuore del problema è il tetto del budget (fissato a circa 45 milioni di euro), contro il quale i team raccolti sotto il cartello Fota hanno già espresso tutta l'avversità possibile. Ma fra le righe della nota diffusa dalla Ferrari si legge molto altro, un'insofferenza nei confronti di Max Mosley e della sua gestione padronale del circus che ormai ha superato ogni limite. La fronda dei team, della quale la Ferrari ha deciso di mettersi alla testa, vogliono più democrazia, più soldi, ma soprattutto più 'galanteria istituzionalè. Non si può - sostengono a Maranello - convocare una riunione per motivi disciplinari contro un team (come successo ad aprile) e approfittarne per cambiare le regole con un colpo di mano: servono norme uguali per tutti, decisioni condivise ed un impegno comune per diminuire i costi.Così, l'ipotesi di una Formula Uno senza Ferrari che sembrava un'idea provocatoria o fantascientifica fino a qualche tempo fa, ha preso consistenza. "Se questo sarà il quadro normativo della futura Formula 1 - scrive il cda in un documento - verrebbero definitivamente meno le ragioni che hanno motivato la presenza della Ferrari nel campionato mondiale durante sessanta edizioni, unico costruttore ad avervi ininterrottamente partecipato fin dalla sua istituzione nel 1950. Se i regolamenti decisi per il 2010 non cambieranno la Ferrari non intende iscrivere le proprie monoposto al prossimo Campionato del Mondo di Formula 1. I nostri tifosi capiranno".Un incontro tra le parti potrebbe però avvenire prima del gran premio di Monaco. Nel frattempo la Ferrari spera di organizzare bene la congiura e di allargare il più possibile il fronte comune. Se i costruttori di tutto il mondo si uniranno (soprattutto quelli aristocratici e ricchi come la Ferrari) si potrà cercare di far cambiare idea, o meglio ancora, far dimettere Mosley, che già lo scorso anno ha retto all'onda d'urto dello scandalo a luci rosse che lo aveva visto protagonista. Altrimenti sarà più facile per la Ferrari promuovere l'organizzazione di un campionato senza Mosley che per Mosley organizzare una Formula Uno senza la Ferrari.
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