lunedì 5 febbraio 2024
Il direttore artistico ha presentato oggi all'Ariston la kermesse al via domani sino al 10 febbraio. In gara 30 Big, ospiti anche la mamma di Giogiò, Allevi e Massini-Jannacci
Amadeus direttore artistico di Sanremo 2024

Amadeus direttore artistico di Sanremo 2024 - ANSA

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Amadeus giunto al sui quinto Festival, al via domani sino al 10 febbraio su Rai1, si presenta oggi in sala stampa all’Ariston applaudito da Marcello Ciannamea, qui al suo primo Festival come Direttore intrattenimento prime time, che parla di qualità ed evoluzione del festival «grazie alla forza di questo condottiero». Le premesse per un sesto festival ci sono tutte, Amadeus dice di no, la parola agli ascolti.

Sarà un racconto articolato questo 74mo festival, con l’aftershow notturno di Fiorello W Rai2 W Sanremo trasmesso dal glass Aristonello di fronte al teatro, trasmesso anche da Radio 2 che trasmetterà tutte le serate del festival con oltre 100 ore di diretta su tutto il palinsesto. Quello di quest'anno sarà un festival multi-device, su multi piattaforma: su Raiplay ci saranno le dirette streaming del Festival, e ci sara' la traduzione anche in lingua dei segni e in formato 4k.

La 74ª edizione del Festival di Sanremo vedrà salire sul palco 30 artisti, tra i quali tre talenti selezionati attraverso Sanremo Giovani. Come ormai tradizione Amadeus sarà affiancato da co-conduttori, che però non terranno monologhi: stasera sarà il vincitore di Sanremo 2023 Marco Mengoni, mercoledì la cantante vincitrice nel 1995 Giorgia, giovedì l’attrice Teresa Mannino, venerdì sarà la volta di Lorella Cuccarini e sabato a affiancare Amadeus per la lunga e emozionante serata conclusiva ci sarà Rosario Fiorello che farà il vero e proprio co conduttore e non più il guastatore. Prove tecniche di conduzione per il prossimo festival? “Il sogno del comico è presentare il festival proprio così – dice Fiore arrivando a sorpresa in sala stampa – Leggendo i codici, dirige Peppe Vessicchio…. Interagirò anche con gli ospiti che verranno, come John Travolta, mercoledì sera”.

Cambiano le giurie, con la giuria delle radio che sostituisce la demoscopica, rappresentata da 180 emittenti nazionali perché, aggiunge Amadeus «Le radio devono avere un ruolo da protagoniste». Come protagoniste dovrebbero essere anche le donne in gara: «L’anno scorso ci fu una top five al maschile, quest’anno potrebbero esserci graditissime sorprese femminili, abbiamo donne meravigliose anche tra le giovani».

Grande festa della musica a parte, il Sanremo di quest’anno non dovrebbe avere grandi colpi di scena, a parte l’arrivo della protesta dei trattori. «Sarebbe bene che arrivassero – scherza Fiorello - Tu lo sai chi sarà il primo in testa? Al Bano». Ma aggiunge serio Amadeus: «È una protesta giusta, sacrosanta, la tutela del lavoro, ma nessuno mi ha contattato».

Amadeus invece rimanda al mittente le accuse di aver dovuto seguire indicazioni dall'azienda per evitare scandali e polemiche a Sanremo su indicazione del Governo. «Ho incontrato l’ad Roberto Sergio appena è diventato amministratore delegato e mi ha detto: 'puoi continuare a fare il festival liberamente come hai fatto negli ultimi 4 anni. Non mi ha mai fatto una telefonata per chiedere chi ci sarà. Nei festival precedenti mai cercato cose sensazionali a tavolino». E ha concluso: «I miei festival non sono schierati, in passato sono stato attaccato sia da destra che da sinistra».

Sul palco non ci saranno monologhi, come gli altri anni, ma piuttosto dei “momenti di racconto personale” dalla valenza importante per il Paese. Domani sera toccherà alla mamma di Giogiò, Daniela Di Maggio, ospite al Festival di Sanremo per parlare del filgio Giovanbattista Cutolo, il giovane musicista di 24 anni dell'Orchestra Scarlatti Young ucciso da un colpo d’arma da fuoco da un ragazzo 16enne ad agosto nel cuore di Napoli, in piazza Municipio. Mercoledì Giovanni Allevi, annuncia Ama, «tornerà a calcare il palco dopo due anni terribili dove sta ancora lottando e uscendo vincitore. L’ho incontrato e oltre che a suonare racconterà come testimonial una battaglia di tante persone». Infine giovedì Stefano Massini e Paolo Iannacci canteranno un brano da loro scritto sulle morti sul lavoro «che purtroppo sono troppe – aggiunge il direttore artistico -. Un racconto bellissimo. La fotografia di un uomo che muore sul lavoro e parla al figlio che non l’ha ma conosciuto».

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