giovedì 23 febbraio 2023
Da oggi al 25 febbraio a Maenza (Latina) la manifestazione che promuove la pace attraverso incontri e proiezioni. Fra gli ospiti Pupi Avati, Liliana Cavani, Kim Rossi Stuart e Mogol
San Francesco e santa Chiara nel film di Susanna Nicchoiarelli "Chiara"

San Francesco e santa Chiara nel film di Susanna Nicchoiarelli "Chiara"

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Un festival di cinema prova a lanciare un segno di speranza per la pace. È il caso di EcuFilm Fest- Cinema per il dialogo interreligioso, nell’ambito della rassegna Fede e Media, la manifestazione che il comune di Maenza patrocina dal 23 al 25 febbraio 2023 nel suo castello medioevale. Con i tre colori del logo che indicano: cinema, musica e poesia (forza, bellezza,armonia). Per l’occasione il maestro Mogol che venerdì 24 ore 15,00, riceverà le chiavi della città.

EcuFilm Fest, in occasione della ricorrenza del 24 febbraio, a un anno esatto dal tragico scoppio della guerra in Ucraina, dedica una giornata al tema della pace e al dialogo. Una pace che parte dal cuore. Ed è a questo che serve il cinema, a costruire, come fa l'arte in genere, gli unici ponti che restano in piedi tra i popoli. Anche la religione può essere fondamentale per un cammino percorso insieme da tutti gli uomini. Perciò i film da soli non bastano. Occorre dialogare in modo aperto su valori profondi e condivisi. Su queste basi ideali, il 24 febbraio alle 16.00, si terrà un importante incontro sul tema "Possibile ruolo delle religioni per l'educazione alla pace", organizzato in collaborazione con Associazione Religions for peace. Protagonisti i rappresentanti nazionali di diverse religioni cui verrà dato il benvenuto dal sindaco Claudio Sperduti. In apertura una presenza simbolica, quella di Fra Gianmaria Polidoro O.F.M, fondatore di Assisi Pax, che porterà il segno tangibile della spiritualità francescana, riconosciuta in tutto il mondo come culla del dialogo. Accanto a lui Noemi Di Segni in rappresentanza delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI) di cui è presidente. A completare il quadro delle religioni del Libro l’Imam Ataul Vasih Tariq, vicepresidente nazionale dell’associazione The Ahmadiyya Muslim. Il panorama delle fedi si estende al lontano oriente con il reverendo Dario Doshin Girolami, abate del centro Zen l’Arco di Roma, con Maria Cristina Kaveri Cantoni (Tathata Vrindham International Italia), Guido Morisco (Assemblea Nazionale Bahà’ì Italia). A fare da raccordo tra i dialoganti saranno Alessandro Diotallevi del Gruppo per l’Ecumenismo di Madre Tecla, il magistrato Davide Iori, conclusioni di Luigi De Salvia, presidente di Religions for Peace Italia e Paolo Masini come moderatore. La tavola rotonda verrà arricchita dalla lettura di passaggi da Fratelli tutti di Papa Francesco.

Per questa festa del dialogo e della pace ideata dal regista Gjon Kolndrekaj sono stati scelti alcuni film fortemente simbolici.
Fratello dove sei? dei fratelli Cohen, Biagio di Salvatore Scimeca, Chiara di Susanna Nicchiarelli, I giardini dell'Eden" di Alessandro D'Alatri, Rose del deserto di Mario Monicelli. Le proiezioni sono rivolte a tutti con spazi mattutini riservati ai ragazzi.
È infatti a loro che il festival si rivolge in primo luogo spiega il direttore artistico Alberto Di Giglio "scommettendo su una generazione di essere liberi di reclamare una bellezza a rischio di restare imprigionata in nicchie irraggiungibili".

EcuFilm Fest è anche di più grazie alla presenza di altre personalità illustri della cultura come Pupi Avati, Liliana Cavani (che lancerà un fermo appello per il cessate le armi), l’attore Kim Rossi Stuart e il maestro Marco Nereo Moretti che riceveranno una menzione speciale, ma anche l’attore Massimo Wertmüller, l’attore di teatro Vittorio Viviani, lo scrittore Luca Caruso e il compositore David Scillia, per la sezione straniera la mezzosoprano israeliana Orit Gabriel e l'artista ebrea Miriam Meghnagi, l’attore Timothy Martin. Dopo il taglio del nastro inaugurale di oggi, sabato la consegna dei premi.

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