sabato 16 dicembre 2023
L'attore, regista e drammaturgo siciliano si è spento ieri notte a 65 anni. Grande interprete pirandelliano e dei classici greci, fu autore di spettacoli contro la mafia e vestì il ruolo di don Sturzo
L'attore Sebastiano Lo Monaco, morto ieri notte a 65 anni

L'attore Sebastiano Lo Monaco, morto ieri notte a 65 anni - ANSA

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Un grande attore pirandelliano, un autore di spettacoli impegnati contro la mafia, un volto televisivo e un credente sincero. Tutto questo, e anche di più, è stato Sebastiano Lo Monaco, l’attore siciliano spentosi ieri notte a 65 anni. Il mondo del teatro perde uno dei suoi migliori interpreti, oltreché un signore nella scena e nella vita. Drammaturgo e regista, Lo Monaco ha diretto il Teatro di Messina ed il Teatro Pirandello di Agrigento ed è stato protagonista anche di ruoli da protagonista nelle tragedie al Teatro greco di Siracusa, in occasione delle rappresentazioni classiche organizzate dalla Fondazione Inda. "Oggi è un giorno di grande tristezza per tutto il mondo del teatro - scrive la Fondazione Inda dando l’annuncio della scomparsa - Ci ha lasciati Sebastiano Lo Monaco. Grande attore, amatissimo dal pubblico del Teatro Greco di Siracusa e più volte tra i grandi protagonisti delle rappresentazioni classiche. Tutta la Fondazione Inda esprime il proprio cordoglio per la perdita di un grande interprete che lascia in tutti noi un ricordo bellissimo e si stringe al dolore dei famigliari, degli appassionati di teatro e di tutte le persone che hanno voluto bene a Sebastiano".

Nato a Floridia, in provincia di Siracusa, dopo il diploma all'Accademia di Arte Drammatica, ha iniziato la sua carriera che lo ha portato anche a collaborare con Enrico Maria Salerno, Salvo Randone e Adriana Asti. Tra i tanti testi di cui è stato protagonista, si ricordano Enrico IV', Il berretto a Sonagli, Questa sera si recita a soggetto e Sei personaggi in cerca d'autore. La sua compagnia produce spettacoli scritturando attrici come Paola Borboni e Alida Valli e registi come Giuseppe Patroni Griffi, Roberto Guicciardini e Mauro Bolognini.

Recita anche in alcuni film tra i quali Festa di laurea di Pupi Avati (1985), I Viceré di Roberto Faenza (2007), Dove siete? Io sono qui di Liliana Cavani (1993) e Body Guards - Guardie del corpo di Neri Parenti (2000). In televisione è tra gli interpreti de La piovra 9, Un prete tra noi, Sarò il tuo giudice, La romana, per la regia di Giuseppe Patroni Griffi, Joe Petrosino.

Noi lo avevamo visto al 62mo Festival di Spoleto nel 2019 in una interpretazione da standing ovation di don Luigi Sturzo nella versione teatrale dell’Appello ai liberi e forti, a 100 anni dalla sua enunciazione. Parole riguardanti la giustizia sociale, l’onestà in politica, il malaffare, le buone pratiche. «Le sue parole sembrano scritte adesso – ci spiegava l’attore spesso intervistato da Avvenire –. Quando pronuncio le parole di Sturzo, sento che parlano di me, di come mi sento. La mia fede è antica, ma a questo punto della vita, dopo tanti ruoli di eroi, mi domando: ma come cristiano cosa ho fatto? Io oggi voglio parlare di questo. La svolta per me è arrivata dall’incontro con Piero Grasso. Da quando ho messo in scena il suo Per non morire di mafia sento che il teatro deve essere altro».

Il mondo del teatro è il lutto. “Lo abbiamo applaudito tante volte nelle sue brillanti interpretazioni di Pirandello e dei classici greci. In questa stagione aspettavamo il suo ritorno come Odisseo, ma il suo viaggio purtroppo è terminato prima. Salutiamo con commozione Sebastiano Lo Monaco" si legge in un post del Teatro nazionale di Genova. "Oh Sebastiano, vola leggero. Ci lascia un grande attore. Sebastiano Lo Monaco" è il messaggio di cordoglio del regista Davide Livermore.

"Sebastiano Lo Monaco è stato un attore di talento, capace di misurarsi con il cinema e la televisione, ma che ha legato il suo nome al teatro in maniera indissolubile, anche nella come regista e produttore. I siracusani lo ricorderanno sempre per le numerose partecipazioni alle Rappresentazioni classiche del Teatro Greco, ma il suo repertorio di personaggi era vasto e variegato, tutti caratterizzarti con un'impronta personalissima". Lo dice il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, per il quale la scomparsa dell'attore, regista e drammaturgo è "una perdita per il teatro italiano e un impoverimento per il panorama artistico di Siracusa. Alla famiglia il cordoglio personale, dell'Amministrazione e della città". Mentre l'assessore alla Cultura di Siracusa, Fabio Granata proporrà alla Giunta e al consiglio comunale di intitolargli il Teatro Massimo città di Siracusa.

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