lunedì 2 aprile 2012
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​Addio a Giorgio Chinaglia. Il mondo del calcio e in particolare quello laziale piange lo storico ex centravanti biancocelsete, morto in Florida dove viveva. Gli sono stati fatali problemi di cuore. Dopo l'impianto di quattro stent in ospedale, era tornato a casa ma è stato stroncato da un infarto.Aveva 65 anni, essendo nato a Carrara il 24 gennaio del 1947 da famiglia umile. Con lui al centro dell'attacco, trascinatore di quella squadra allenata da Tommaso Maestrelli nel '73-74, la Lazio conquistò il primo scudetto della sua storia. Impetuoso e potente in campo, tanto da esser chiamato "Long John", quanto fuori, essendo personaggio molto difficile da gestire.Arrivato in azzurro quando ancora giocava in serie B con la maglia della Lazio, Chinaglia fu chiamato da Valcareggi per la sfortunata spedizione dei mondiali del '74 in Germania. Nel corso della partita contro Haiti, una delle pagine più nere della storia del calcio italiano: al momento della sostituzione Chinaglia polemizzò con Valcareggi con un gesto molto plateale, con la mano, in diretta televisiva, e quella sua ribellione inazzurro è rimasta nella storia.Chinaglia aveva cominciato a giocare in Galles, nello Swansea City, per poi tornare in Italia nella Massese, passare quindi all'Internapoli, e da lì alla Lazio, dal '69 al '76, per finire la carriera nei Cosmos di New York. Con la maglia azzurra, 14 presenze e 4 gol.Negli ultimi anni aveva avuto seri problemi con la giustizia, coinvolto in un'inchiesta su una scalata alla Lazio di Lotito da parte di clan camorristici, e nel luglio 2008 era stato colpito da un mandato di arresto per riciclaggio.LAZIO IN LUTTO: UNITI A CORDOGLIO FAMIGLIALazio in lutto per Giorgio Chinaglia. Sul sito ufficiale, il club biancoceleste "si unisce al cordoglio della famiglia Chinaglia per la scomparsa di Giorgio, nato a Carrara il 24 gennaio 1947 e morto oggi negli Stati Uniti". La Lazio ricorda che Chinaglia "fu giocatore del club biancoceleste dal 1969 al 1976 (Campione d'Italia nella stagione 1973-1974) e presidente dal 1983 al 1985.ODDI: VOLEVA TORNARE IN ITALIA PER DISCOLPARSI"Ci sentivamo tutte le settimane, era molto rammaricato che non poteva tornare in Italia per discolparsi, aveva capito che aveva sbagliato e voleva tornare per discolparsi". Non si dà pace Giancarlo Oddi, ex compagno di squadra di Chinaglia ai tempi della Lazio campione d'Italia nel '74, per la scomparsa di Long Jhon che voleva ritornare in Italia. ''Ma se davvero aveva sbagliato - aggiunge Oddi - l'ha fatto solo per amore della Lazio e non come qualcuno diceva per i soldi. Ne aveva guadagnati tanti e ne ha sperperati altrettanti solo per generosità. Ripeto, se ha sbagliato l'ha fatto solo per amore della Lazio". "La cosa che mi dispiace di più - ricorda l'ex difensore della Lazio - è non averlo potuto rivedere. Martedì ci siamo sentiti e gli avevo detto 'mica te ne andrai prima che ci rivediamo'. Ma purtroppo è successo proprio questo. Quando parliamo di Chinaglia, parliamo di una gran brava persona: era un uomo generoso che io ho avuto una gran fortuna di conoscere. Per me era come un fratello. Sono felice di averlo conosciuto e chi non l'ha potuto conoscere non sa cosa si è perso".ALEMANNO: LUTTO PER SPORT E PER TUTTA ROMA"Con la morte di Giorgio Chinaglia scompare un grande gladiatore. Un lutto per tutto lo sport e per tutta Roma". Lo scrive il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, sul suo profilo Twitter.  ZINGARETTI: SE NE VA UN PEZZO DI CALCIO ROMANTICO"Con la morte di Giorgio Chinaglia se ne va una bandiera della Lazio ed anche un pezzo di quel calcio romantico ed entusiasmante che negli anni settanta ha riempito la domenica di milioni di italiani". Lo afferma il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti. "Long Jhon - aggiunge - è stato uno dei simboli della Lazio degli anni d'oro in grado di scrivere pagine indelebili dello sport capitolino. Ai familiari di Chinaglia vanno le condoglainze dell'amministrazione provinciale di Roma".
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