lunedì 25 aprile 2022
La ricca rassegna "Mysterium iniquitatis" proietta sino al 2 maggio i grandi film di Friedkin, Malik, Avati, Sokurov che hanno come tema il diavolo, introdotti da sacerdoti e uomini di cultura
Il film "Faust" di Alexander Sokurov

Il film "Faust" di Alexander Sokurov

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«Di cosa parliamo quando parliamo di diavolo? Una domanda ancora necessaria per l’uomo moderno che non smette di sperimentare le atrocità del male, tra guerre e violenze indiscriminate». Una presenza, tanto più attiva quanto più rimossa dalla cultura contemporanea, cui l’associazione “CineMA- Cinema Medicina dell’Anima” dedica la rassegna filmica Mysterium iniquitatis: all'insegna del politicamente incorretto. L’ampia galleria di capolavori con protagonista il diavolo (sotto il patrocinio del comune di Todi e della diocesi Orvieto-Todi, e a cura della associazione CineMA-Cinema Medicina dell'Anima) sarà proiettata nella centralissima sede della Vetrata sotto i Voltoni dei Palazzi Comunali che si è aperta il 21 aprile per concludersi il 2 maggio.

Occasione per fruire di gioielli del cinema ma anche per interrogarsi su domande comuni a tutti, credenti o meno. Perché tanto male nel mondo e da dove viene? Possiamo difenderci o dobbiamo rassegnarci al suo imperversare? Un suggestivo intervento di monsignor Nazzareno Marconi sul Diavolo nella Bibbia ha aperto le giornate fissando i termini del problema. «Il male - ha ricordato lo studioso - viene dal cuore dell’uomo quando si allontana da Dio e il diavolo vince quando riesce a separare l’uomo da Dio...dal greco “diabàllo” che significa separare».

Un primo esempio dell'interferenza diabolica nelle vicende umane si è avuto con Vojtassak. I giorni dei barbari, film di Alberto di Giglio e Luigi Boneschi sulle persecuzioni staliniane. Sarà poi il turno del capolavoro di Terrence Malik (25 aprile, 20.45) che con La sottile linea rossa ha mostrato come un film di guerra possa essere, oltre che spettacolare, di alto profilo etico-metafisico.

Martedì 26 aprile doppio appuntamento: Don Vladimiro Bogoni che parlerà alle 19.00 di “Esorcismi e preghiere di liberazione” seguito dall’intenso Requiem di Hans Christian Schmid sul male sacro dell’epilessia. Il 27 aprile è protagonista Al Pacino in L’avvocato del diavolo di Taylor Hackford, pellicola sul libero arbitrio di fronte alla possibilità del male. Verrà introdotto da don Darek Kowalesky, parroco di San Terenziano, a proposito delle tentazioni sataniche nel mondo contemporaneo.

Anche il 28 e il 29 aprile doppi appuntamenti. Padre Carmine De Filippis parlerà della presenza del demonio nella nostra società a precedere Il rito, film con protagonista Anthony Hopkins. In questo interessante mistery di Mikael Hafstrom un seminarista americano giunto in Italia per studiare gli esorcismi vedrà messa a rischio la sua fede. Il 29 sarà lo psichiatra Tonimo Cantelmi (20.45) a introdurre in chiave scientifica il celeberrimo L’esorcista di William Friedkin. Uno dei poemi più noti dedicati al demonio è il Faust goethiano: l’omonimo film di Alexander Sokurov, proiettato il 30 aprile alle 20.45, racconta la storia della clamorosa caduta dell’angelo superbo.

Primo maggio stesso orario in compagnia di Pupi Avati e del suo horror padano Il signor Diavolo, sapido affresco di un’Italia anni ‘50 ancora profondamente cattolica. Chiude il 2 maggio un poeta contemporaneo come Davide Rondoni a confronto (ore 19.00) con le presenze luciferine dei Fiori del male di Baudelaire. Film di congedo con una nota di luce sarà un altro capolavoro di Terrence Malik con La vita nascosta. Un obiettore di coscienza si rifiuta di combattere per i nazisti: il maligno, in definitiva, non ha l’ultima parola

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