mercoledì 6 gennaio 2021
Potrebbe essere l’anno del rilancio in grande stile dell’avventura spaziale Nasa, Esa, Cina, Russia, Emirati e agenzie private guardano a Marte e al ritorno sulla Luna
Un frame di “Le Voyage dans la lune”, film muto del 1902 scritto, prodotto, montato, musicato, scenografato e diretto da Georges Méliès

Un frame di “Le Voyage dans la lune”, film muto del 1902 scritto, prodotto, montato, musicato, scenografato e diretto da Georges Méliès - .

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Dopo un 2020 in cui la pandemia ha causato il ritardo di alcune missioni, ma non ha comunque fermato i più importanti appuntamenti dell’astronautica, il 2021 si appresta a diventare anche nello spazio, come sulla Terra con le sue problematiche, un anno di rilanci e di missioni attese da anni. Dall’esplorazione dei pianeti, con Marte in testa, alle nuove navicelle con astronauti, dalle prime missioni Terra-Luna che porteranno astronauti a fare turismo tra le stelle, dai nuovi telescopi spaziali a importanti anniversari, il nuovo anno sarà ricco di eventi. Marte caratterizzerà la parte iniziale dell’anno, e non è affatto una previsione astrologica. Sta per arrivare la flotta extra-marziana dalla Terra.

Manca solo la sonda europea ExoMars (rinviata al 2022), ma sono in arrivo la Mars 2020 americana, col suo rover, che lo scorso luglio spiccava il balzo dalla rampa 40 di Cape Canaveral per iniziare la sua trasvolata per Marte, che raggiungerà il 18 febbraio 2021. Con un’altra complessa e rischiosa manovra 'acrobatica' il rover Perseverance dovrà scendere nella regione del cratere Jazero: una parte dei campioni che raccoglierà, verranno spediti sulla Terra con la futura missione Mars sample return. In febbraio, tutte a distanza di pochi giorni l’una dall’altra, arriveranno anche la sonda cinese, che dovrà portare un piccolo rover sulla superficie, e la prima sonda marziana degli Emirati Arabi chiamata 'Speranza'. La sonda cinese orbiterà attorno al Pianeta Rosso per tre mesi, e in maggio farà discendere il suo rover.

Nel 2021 proseguiranno i lanci con la capsula di Space X, mentre in estate è in programma il primo volo di test della sua concorrente, la Starliner della Boeing, con a bordo tre astronauti, ai comandi dell’ex veterano Nasa Chris Ferguson, ora astronauta a libro paga Boeing. Il 2021 sarà anche l’anno dei nuovi lanciatori. Space X tenterà il terzo lancio del suo potente Falcon Heavy, ed effettuerà altri test, dopo quello riuscito solo parzialmente a dicembre, sugli stadi del futuro e fantascientifico StarShip: un razzo dalla sagoma tipica color metallo che ricorda quelli dei vecchi film di fantascienza, alto 150 metri (nella sua versione finale) con la sua navicella in cima, dalla forma che ricorda un dirigibile, in grado di trasferire 100 turisti sulla Luna o su Marte. Questo è l’obiettivo. Ma quando potrà diventare realtà? E i 'turisti' certamente dovranno essere addestrati da astronauti: lo StarShip sicuramente non avrà un decollo paragonabile a un aereo di linea (tutt’altro) e un viaggio verso Marte durerà due anni. Forse, meglio puntare dapprima alla Luna. La Luna che è obiettivo concreto della Nasa con il Programma Artemis, per inviare su di essa non turisti, ma astronauti di professione.

La prima missione, Artemis 1, è in programma per novembre 2021: senza astronauti, sarà un viaggio della capsula Orion fino alla Luna e ritorno, con un modulo di servizio realizzato dall’Esa europea (aziende italiane comprese). Sarà il battesimo della Orion ma anche del nuovo e potente razzo Sls della Nasa, il vero erede dei razzi vettori Saturno del Programma Apollo. Artemis prevede di inviare i primi astronauti, entrambi statunitensi (tra cui una donna) sulla Luna nel 2024, e nel frattempo la Nasa presenta i 18 astronauti che inizieranno l’addestramento. Per la Luna con Artemis, sono destinati anche gli astronauti di Europa, Giappone e Canada, e quindi anche gli italiani. Al momento, l’Italia ha in addestramento e in servizio attivo Luca Parmitano e Samantha Cristoforetti. Artemis prevede una stazione in orbita lunare, che avrà due moduli costruiti in Italia da Thales Alenia Space grazie agli accordi tra la Nasa, l’Esa e l’Agenzia spaziale italiana. Sempre nel settore dei lanciatori, è atteso per l’estate il primo lancio di Vega-C, razzo costruito in Italia da Avio a Colleferro.

È la versione potenziata e migliorata del razzo della flotta Esa, che nel 2020 ha vissuto di fortune alterne (un lancio riuscito in settembre e uno fallito in novembre. Ancora a proposito di turismo spaziale, la Virgin Galactic nel 2021 inizierà ad inviare a quote spaziali i primi turisti paganti a bordo degli spazioplani SpaceShip2, ed Elon Musk sulla Dragon in ottobre spedirà sulla Iss Tom Cruise e il regista Doug Liman (che sono già in addestramento) per girare il primo film della storia dallo spazio. E ci si prepara a un autunno ricco di appuntamenti spaziali e lanci attesi: sempre in ottobre è previsto il lancio, ritardato dal 2017 (ma non è escluso un ulteriore slittamento di data) del nuovo telescopio spaziale, il Webb Telescope, dal nome di James Webb, l’uomo che alla guida della Nasa accolse con coraggio la sfida di Kennedy per raggiungere la Luna in soli 8 anni con astronauti. Webb sarà il successore di Hubble space telescope.

Ma è un progetto e un concetto tecnologico del tutto differente: anziché essere collocato in orbita terrestre, andrà assai lontano dalla Terra, nel punto lagrangiano L-2 a un milione e mezzo di chilometri da noi. Non sarà quindi raggiungibile dagli astronauti, come fu per Hubble. Ma è una posizione strategica: troppo importante per le sue rivoluzionarie osservazioni, che scruteranno ancora nelle profondità del cosmo e ai primordi dell’universo, oltre a puntare gli obiettivi su un gran numero di nuovi pianeti, soprattutto simili alla Terra, attorno ad altre stelle. Sarà un po’ un robot in grado di auto- restaurarsi e ripararsi (sempre col supporto di programmi realizzati e inviati da terra) dopo un certo periodo di tempo. Sarà anche il primo tentativo tecnologico di intelligenza artificiale applicata ad un grande satellite che si trova assai distante dalla Terra. Per la scienza: una straordinaria finestra sull’Universo. Per la tecnologia: un test per i futuri veicoli automatici che verranno inviati su Marte, in attesa dei primi astronauti.

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