giovedì 8 settembre 2022
Gli studi digitali sulla sepoltura di una neonata del Mesolitico scoperta in una grotta ligure hanno confermato l'uso di questi strumenti di trasporto e il legame speciale fra i bimbi e la comunità
La ricostruzione della sepoltura

La ricostruzione della sepoltura - -

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Le recenti operazioni di scavo nel sito archeologico di Arma Veirana in Liguria fornirebbero la dimostrazione più antica sull'uso di marsupi nel trasporto dei bambini. Oggetti che venivano decorati con piccole conchiglie lavorate appartenenti ai vari membri della famiglia, che se ne privavano in onore del nuovo nato o per onorare la sua sepoltura.

Arma Veirana è una grotta appenninica profonda una quarantina di metri, posta al confine fra Liguria e Piemonte, nel comune di Erli, nell'entroterra di Albenga. Conosciuta già dalla metà del secolo scorso come luogo in cui si potevano fare ritrovamenti d'epoca preistorica è stata però solo marginalmente oggetto di asportazioni clandestine di oggetti. La prima vera campagna ufficiale di scavi si è svolta nell'estate del 2015 a opera di una squadra internazionale di archeologi dell'Università dell'Arizona e della Sapienza di Roma. Vi sono state trovate testimonianze della presenza degli ultimi uomini di Neanderthal e nei fatti le stratificazioni che nei millenni raccontano la progressiva sostituzione con i Sapiens. Nei successivi scavi è stata scoperta la sepoltura di una bambina di appena 40 o 50 giorni che gli archeologi hanno chiamato Neve. Nella tomba, databile a 10 mila anni fa (Mesolitico), sono stati trovati numerosi oggetti decorativi, in particolare conchiglie bucate a uso di ciondolo e come "perline" cucite. Nei fatti si tratta della più antica sepoltura di neonato mai scoperta in Eurasia e le particolari attenzioni con cui è stata sepolta fanno ipotizzare una cultura in cui anche ai bambini di pochi giorni e di sesso femminile era riconosciuto un ruolo essenziale all'interno della comunità.

Fondamentale è stato lo studio con gli ultimi ritrovati tecnologici degli oggetti con cui la bambina è stata sepolta. In sostanza si tratta di una novantina di gusci di piccoli gasteropodi (Columbella rustica) appositamente forati per essere cuciti addosso all'involucro in tessuto deteriorato con cui era avvolta la bimba. La cosa che ha molto incuriosito i ricercatori è che molte di queste conchiglie mostrano i segni di un uso prolungato, ben più quindi, dei pochi giorni di vita della bambina. L'ipotesi è che si trattasse di oggetti utilizzati da altri membri della comunità (la famiglia e forse non solo) che se ne sono privati forse perché accompagnassero la piccola Neve nel suo ultimo viaggio o forse per decorare il marsupio col quale veniva trasportata a testimoniare il legame con la comunità in cui era stata generata. Trovate anche una collana con quattro pendenti costituiti dalla composizione di frammenti di una conchiglia bivalve (Glycimeris glycimeris). Trovata anche la presenza di ocra rossa e di una lama in selce posta vicino alla testa della bimba, che qualcuno ha ipotizzato sia stato lo strumento con cui era stato reciso il cordone ombelicale.

Alcune delle conchiglie ornamentali rinvenute

Alcune delle conchiglie ornamentali rinvenute - -

Queste, più o meno, erano le risultanze fino a qualche tempo fa. In seguito a una ricerca pubblicata sul "Journasl of archaeological method and theory", la notizia che è stata diffusa ieri dalla Sapienza di Roma (università dalla quale provengono alcuni degli esperti che hanno lavorato sui reperti di Arma Veirana, in particolare Emanuela Cristiani e Andrea Zupancich del Dipartimento di scienze Odontostomatologiche e maxillo facciali) fa fare un ulteriore passo in avanti nella comprensione delle abitudini delle comunità umane dell'epoca. Si tratta infatti della prova certificata che già 10 mila anni fa venivano usati marsupi per trasportare i bambini. Cosa che era stata ipotizzata più volte considerando che si trattava di popolazioni nomadi costrette a spostarsi con frequenza e per lunghi tratti in cerca di cacciagione e di piante e frutti edibili. La facile deteriorabilità dei materiali con cui erano costruiti questi oggetti e l'estrema rarità di sepolture di neonati non avevano consentito conferme. La sepoltura di Neve studiata con metodologie innovative ha consentito la realizzazione di un modello in 3d ad alta definizione che, insieme alla scansione microCt degli ornamenti ha definitivamente chiarito l'uso dei materiali con cui la bimba era stata sepolta confermando, nei fatti, che l'involucro di stoffa su cui sono cucite le conchiglie veniva utilizzato come marsupio per agevolare il trasporto della bimba.

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